TRAUSELLA – Ricordare Rosanna Scavino Riccardi e mantenere viva la sua passione per le bambole, opera di una donna sensibile e creativa. È l’iniziativa che si è tenuta ieri, giovedì 2 giugno 2022, a Trausella.
Tino Riccardi e Rosanna Scavino, conosciuta coppia rivarolese, acquistarno alla fine degli anni ‘60 una casetta a Trausella, Valchiusella, per trascorrervi le vacanze. Tino Riccardi era un fotografo molto conosciuto e Rosanna Scavino, sua compagna di vita, era al suo fianco per sostenerlo nell’attività. La coppia lasciò un segno nel periodo di frequentazione in valle, grazie all’impegno nell’aiutare e organizzare eventi, come “i giochi d’estate di ferragosto” o altre iniziative legate alla Festa Patronale.
La loro casa era soprannominata la “Gibaurdenga”, sempre aperta a tutti: amici, conoscenti, compaesani. Rosanna era una perfetta “padrona di casa”, gentile e disponibile, accoglieva tutti con una tazza di tè e biscotti.
Alla fine degli anni ‘90, Rosanna è ormai sola dopo la scomparsa di Tino, e prosegue la frequentazione della casa e trova conforto impegnandosi nel “collezionismo di bambole”. Trasforma quindi il laboratorio del compianto marito, nella “casa delle bambole”. Le amava molto, confezionava i vestiti e dava loro nuova vita. Con esse creava delle vere e proprie scenografie, nelle quali le bambole erano protagoniste. Ora, dopo la morte di Rosanna, prosegue la sua passione.
Ieri dopo la funzione religiosa in suffragio di Tino e Rosanna, celebrata da don Matteo nella Chiesa di Trausella, si è tenuta la benedizione delle bambole e l’apertura della mostra “Le Bambole di Rosanna”. La mostra resterà aperta da giugno a settembre, ad ingresso libero, con visita su prenotazione chiamando il 327.1616728.