IVREA – Ivrea Capitale Italiana del Libro 2022 tra la soddisfazione degli esponenti del Governo e le congratulazioni del sottosegretario Lucia Borgonzoni alla città.
“Complimenti all’Assessore Casali, complimenti all’Amministrazione – ha commentato emozionato il deputato leghista eletto nel collegio eporediese Alessandro Giglio Vigna – alla Giunta e a tutti i cittadini che sotto varie vesti hanno contribuito, grazie a Regione Piemonte per l’endorsement. Grazie a chi ci ha creduto. Ve l’avevamo detto che con questa amministrazione, con questo sindaco e questa squadra Ivrea sarebbe tornata grande! Ancora una volta Ivrea ha dimostrato di essere un’eccellenza Canavesana e del Piemonte intero”.
“Una migliore ripartenza dopo il Covid non poteva esserci – ha aggiunto il Vicepresidente di Ivrea della commissione Sanità del Consiglio regionale del Piemonte Andrea Cane – abbiamo rinunciato per 2 anni al Carnevale, abbiamo investito e sperato in questo progetto e ora lo realizzeremo. Ringrazio la Giunta della Città, l’Assessore Costanza Casali e l’Assessore regionale alla Cultura Vittoria Poggio. Partiamo con i migliori auspici, in un anno in cui il più piccolo dei Comuni Canavesani Ingria nella finale mondiale dei Comuni Fioriti e il più grande Ivrea con i libri rappresenteranno il nostro Paese. Sono certo che Ivrea vi stupirà tra le pagine scritte dei libri e un capitolo di rinascita tutto da scrivere”.
“La notizia dell’assegnazione ad Ivrea di Città Capitale del Libro deve riempire di orgoglio non soltanto la comunità eporediese ma tutti i piemontesi – ha indicato alla stampa l’Assessore alla Cultura della Regione Vittoria Poggio raggiungendo Ivrea in serata – un riconoscimento che premia la cultura umanistica del lavoro nella terra di Adriano Olivetti, un imprenditore ispirato dalla lettura e dallo studio in cui tutti gli italiani si riconoscono nel segno del lavoro e dell’ingegno. Con Ivrea il Piemonte diventa a tutti gli effetti un territorio Faro nel campo della Cultura”.
“La vittoria è di Ivrea – ha concluso l’Assessore comunale alla Cultura Costanza Casali – degli eporediesi, del Canavese, del territorio e del Piemonte perché ogni attore ha creduto e condiviso questo progetto, che ha visto la concertazione di tutte le comunità del libro: quella dei lettori quella degli editori quella degli scrittori dei librai dei bibliotecari e dei operatori del digitale. Il dossier si basava sulla comunità nella accezione olivettiana, non in una declinazione nostalgica ma di proposizione. Alla fine di questa kermesse vogliamo rimanere nel cuore della storia culturale della nazione e lo faremo insieme alle altre città finaliste con l’edizione del ‘Manifesto del futuro del libro’”.
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