LOMBARDORE – La vicenda del parco fotovoltaico previsto sul territorio di Lombardore (e in parte su quello di San Benigno) è finita sul tavolo del Ministero della Transizione Ecologica. La Ecopiedmont 1, vale a dire la società che intende realizzare il parco, dopo aver fatto ricorso al Tar contro i provvedimenti ostativi assunti dall’Amministrazione comunale lombardorese, ha deciso di alzare il tiro, rivolgendosi direttamente al Ministero. Una scelta probabilmente dettata dal fatto che il Tar non si è ancora espresso (ad oggi la pratica risulta in verifica amministrativa) e il tempo inizia a passare.
Ma se la società proponente contatta il Ministero, l’associazione “Amici della Terra – Club Amici della Vauda”, a mezzo del suo vicepresidente Ezio Lorenzetti, non è da meno. E nei giorni scorsi ha contattato la sottosegretaria, e responsabile del procedimento, Vannia Gava per illustrare la situazione: «Si tratta di un progetto per parco fotovoltaico a terra di 25 ettari di terreno agricolo: il Comune di Lombardore ha espresso parere negativo con voto consiliare, è lo stesso parere negativo ha espresso anche la mia associazione – ha spiegato Lorenzetti – La Ecopiedmont 1 vuole realizzare anche un parco fotovoltaico a terra di 12 ettari, sempre di terreno agricolo, nel comune di Rivarolo, in frazione Argentera: il consiglio comunale di Rivarolo vuole rivolgersi al Tar per evitare quest’installazione. La stessa società vorrebbe realizzare un ulteriore parco a terra di 8,5 ettari di terreno agricolo, nel Comune di Leini: la Giunta leinicese ha dato parere negativo. Mi rendo conto che lei non possa conoscere il nostro territorio, ma magari con qualche mappa potrà verificare che le richieste di queste decine di ettari che andrebbero a distruggere il suolo agricolo si sviluppano ad una distanza di una quindicina di chilometri, procurando una grave ferita al paesaggio e, più in generale, al territorio che comprende anche, nel caso di Lombardore, una Riserva Naturale».
