RIVARA – E’ giunta alle battute finali la registrazione del film “Stessi battiti – in salita come nella vita” del regista Roberto Gasparro che, per un mese, ha colorato e rallegrato le vie del centro di Rivara e degli altri paesi protagonisti del quarto film del regista torinese.
Regista, attori, sponsor e istituzioni sono stati ricevuti, presso la sala consigliare di Villa Ogliani a Rivara, dal primo cittadino Roberto Andriollo e dalla maggioranza consigliare.
«Questa è la soddisfazione più grande del mio mandato. Il turismo in Canavese, specialmente in quello occidentale, è sottovalutato anche se si sta cercando di dargli la giusta importanza. Abbiamo un territorio ricco di storia, architettura e natura davvero fantastico. Fortunatamente si sta riscoprendo il turismo anche nei nostri comuni, come la nostra Rivara, scelta da Roberto Gasparro come teatro del suo quarto film. Purtroppo ci sono ancora troppi amministratori che vedono solo il proprio campanile e sono poco collaborativi anche se, per fortuna, con alcuni si sta iniziando una collaborazione, tra cui Sergio Bartoli, sindaco di Ozegna che è stato nostro alleato in quest’iniziativa» ha commentato il borgomastro di Rivara.
Condivisione di quanto dichiarato da Andriollo è stata, infatti, quella di Bartoli: «Il territorio ha bisogno di questi eventi anche per valorizzare e far conoscere il nostro territorio. Sono orgoglioso e molto contento e ringrazio Gasparro per aver deciso di realizzare questo film proprio qui in Canavese» ha dichiarato Bartoli.
Ma cosa ha colpito e cosa rimarrà nella memoria e nei cuori di chi il Canavese non lo conosceva affatto ed è stato catapultato in una dimensione e realtà totalmente diverse da quelle di provenienza? E’ ciò che è stato chiesto a tutti gli attori e protagonisti di questo film e la loro risposta si può riassumere nelle parole di Gianni Parisi, attore di rilievo del panorama cinematografico e televisivo italiano, che nel film interpreta il padre del protagonista: «Io provengo dal profondo Sud, da Napoli. Del Canavese avevo già sentito parlare ma non vi ero mai stato. Quando sono arrivato il sei di novembre sono stato colpito dai panorami mozzafiato che questo territorio possiede e mi sono innamorato dei suoi paesaggi. Tutti noi della entourage siamo stati accolti con grande accoglienza e calore perché i canavesani sono persone con il cuore grande. Quando sono tornato a Napoli per qualche giorno, perché impegnato anche in uno spettacolo teatrale, era come se avessi lasciato a Rivara l’affetto che ho trovato in questo posto» ha dichiarato.
Il lavoro non è certo finito per Gasparro e la sua troupe. Infatti, ora che il ciac si è fermato, inizia un altrettanto ed impegnativo lavoro: quello del montaggio e della produzione del film che sarà presentato tra giugno e luglio del prossimo anno.
«Vogliamo iscrivere il film al “Festival di Cannes” con la speranza che venga preso in considerazione, anche se spesso per le piccole produzioni accade proprio il contrario. Ma l’importante è sognare e provare a realizzare con tutti i mezzi i nostri sogni, che è poi il messaggio di questo mio film. “Stessi battiti” verrà inoltre iscritto al “Giffoni Film Festival”, il Festival dei film per ragazzi» ha concluso Gasparro.
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