VALLI – In seguito all’interrogazione del Consigliere Regionale Alberto Avetta sul servizio di Guardia Medica a Locana e a Pont Canavese, il Consigliere Regionale Andrea Cane e il vice Sindaco di Locana Mauro Guglielmetti, “entrano a gamba tesa”.
“Nelle scorse settimane avevamo già più volte ribadito la volontà di tenere aperte le guardie mediche a Locana e a Pont Canavese, per mezzo di una collaborazione proattiva tra Comuni, Asl e Regione, trovo quindi veramente pessimo il tentativo del collega Consigliere regionale Avetta di buttarla nel politico! Ma non mi stupisco visto che il medesimo comportamento era stato dimostrato la scorsa settimana in Consiglio con la discussione della relazione del gruppo di lavoro Covid, dopo mesi di riunioni, audizioni, interventi ad hoc, riassunti in un documento delle minoranze che rappresentava un esempio di come la politica anteponga i propri tornaconti di partito davanti all’impegno di una Regione che ha fatto di tutto per difendere e tutelare la salute dei propri cittadini” con queste parole il Consigliere regionale Andrea Cane ha stigmatizzato le parole di Alberto Avetta collegate all’interrogazione sulle criticità del servizio e sulle scelte della Regione che rischiano di penalizzare gli abitanti delle Valli, presentata dallo stesso rappresentante del Partito Democratico in Consiglio regionale.
Prosegue le dichiarazioni il Vicesindaco di Locana Mauro Guglielmetti, in qualità di parte in causa diretta: “Sono piuttosto stupito che il consigliere regionale Avetta, anche su un tema così delicato, cerchi di fare propaganda politica. Come Amministratore di Locana ho personalmente incontrato giovedì 4 novembre il Direttore Generale Scarpetta insieme al Dr. Bono e non si è nemmeno presa in considerazione l’idea della chiusura della sede della guardia medica di Locana, anzi ringrazio l’impegno di Asl e Regione per il lavoro che stanno facendo per cercare di mantenere aperte le sedi. Credo quindi che prima di creare inutili allarmismi Avetta dovrebbe perlomeno informarsi prima, farebbe sicuramente più bella figura, dal momento che subito dopo l’incontro di Locana i dirigenti precitati dell’Asl si sono recati anche a Pont Canavese presso la sede della Croce Rossa per rassicurare la cittadinanza in merito all’attuale situazione sanitaria”.
Conclude Andrea Cane, che è anche Consigliere Comunale di Ingria, area interessata dalle paventate chiusure: “Come Amministratore e residente di queste Valli, ricordo al collega dell’opposizione che la carenza di personale è un dato oggettivo presente non solo nell’Asl TO4 ma a livello nazionale, ribadisco quindi l’assoluta scorrettezza di chi alimenta la paura dei cittadini con comunicati stampa impregnati di quel far politica che non mi appartiene, dal momento che sulla salute dei cittadini, preferisco mettere le diatribe da parte e giocare per la stessa squadra; proprio per questa ragione giovedì sera scorso ho personalmente accompagnato, sotto richiesta dei volontari della Croce Rossa, il Direttore Generale Scarpetta con il Dr. Bono presso la loro sede di Pont Canavese, di modo che fosse ribadita la volontà da parte delle istituzioni sanitarie locali e regionali di far di tutto affinchè i servizi per i cittadini delle nostre Valli non fossero penalizzati. Ricordo ancora che numerose iniziative sono state adottate dall’Asl per il reclutamento del personale mancante: dopo che a gennaio 2021 si era esaurita la graduatoria annuale per il conferimento degli incarichi a tempo determinato, si è proceduto a bandire, avvisi straordinari a marzo, a maggio, a luglio e a settembre, oltre a conferire incarichi di “disponibilità a sostituzione generica”, ai medici che si sono via via dichiarati disponibili. A fronte di 25 incarichi carenti (rilevati a marzo 2021, ora se ne registrano otto in più) hanno presentato domanda solo 6 medici ed hanno definitivamente accettato l’incarico a tempo indeterminato solo due.”
“Riguardo la gestione delle guardie mediche, visto il crescente fabbisogno e la richiesta regionale relativa all’ avvio del Numero Unico Armonizzato 116117 è stato avviato un preciso monitoraggio delle attività effettuate e si è attivato un tavolo periodico di confronto e programmazione condivisa dalle rappresentanze sindacali, al fine di tutelare l’utenza con le risorse disponibili: si sono attivate quindi varie iniziative, sia a livello della programmazione centralizzata dei turni che a livello distrettuale, organizzando il vicariamento delle sedi più vicine a livello territoriale. Non capisco quindi perché si debba continuare ad alimentare il fuoco della politica nel momento in cui, così come condiviso con i volontari della Croce Rossa di Pont che ringrazio per il loro prezioso impegno, si sta semplicemente cercando di proseguire a combattere con tutte le risorse disponibili le difficoltà che ci ha portato questa terribile pandemia, per il bene delle popolazioni delle nostre Valli e di tutto il Canavese in generale”.
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