RIVAROLO CANAVESE – Sono 46.891 i posti disponibili per i giovani tra i 18 e 28 anni che vogliono diventare Volontari di Servizio Civile Universale. Fino alle 14 di lunedì 8 febbraio è possibile presentare domanda di partecipazione ad uno dei 2.814 progetti che si realizzeranno tra il 2021 e il 2022 su tutto il territorio nazionale e all’estero. I progetti hanno durata variabile tra gli 8 e i 12 mesi.

“Sono davvero molto felice che stiamo riuscendo a coinvolgere molte ragazze e ragazzi, rendendo sempre più universale il servizio civile – dichiara il ministro Vincenzo Spadafora – La scelta di partecipare è una tappa fondamentale della vita e della crescita dei giovani. Sia umanamente sia professionalmente. I giovani volontari sono una risorsa importante ed insostituibile del nostro Paese e molti di loro hanno scelto con grande coraggio di non fermarsi neanche durante l’emergenza Covid. A tutti loro e a chi farà questa scelta va il nostro sentito ringraziamento”
Da quest’anno, ogni singolo progetto è parte di un più ampio programma di intervento che risponde ad uno o più obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e riguarda uno specifico ambito di azione individuato tra quelli indicati nel Piano Triennale 2020-2022 per la programmazione del Servizio Civile Universale.
Gli aspiranti Operatori Volontari devono presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite Pc, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it dove, attraverso un semplice sistema di ricerca con filtri, è possibile scegliere il progetto per il quale avanzare la candidatura.
Nella sezione “Selezione volontari” del sito www.serviziocivile.gov.it ci sono tutte le informazioni e la possibilità di leggere e scaricare il bando. Anche quest’anno, per facilitare la partecipazione dei giovani e, più in generale, per avvicinarli al mondo del servizio civile, è disponibile il sito dedicato www.scelgoilserviziocivile.gov.it che grazie al linguaggio più semplice, diretto proprio ai ragazzi, potrà meglio orientarli tra le tante informazioni e aiutarli a compiere la scelta migliore.
Infine sul sito internet www.serviziocivileunpli.net si trovano tutte le indicazioni e le schede elementi essenziali dei progetti associati al programma presentato da Unpli Scu (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia).
La Pro loco Rivarolo Canavese accreditata come Sede di accoglienza per i progetti di Servizio Civile Universale U.N.P.L.I. (Unione nazionale Pro loco d’Italia), partecipa al progetto denominato
“Cultura e tradizione del cibo e della buona tavola in Piemonte”, afferente al Settore e all’Area di intervento del Patrimonio storico, artistico e culturale – Valorizzazione di storie e culture locali.
Sono disponibili 2 posti per Operatori Volontari che saranno impiegati presso l’Ufficio Turistico in Piazza Litisetto a Rivarolo Canavese. I Volontari saranno impegnati per 12 mesi nel progetto sopraindicato.
I giovani avranno altresì modo di inserirsi e collaborare con la Pro loco Rivarolo Canavese per la promozione turistico-culturale e l’organizzazione di eventi ed attività atti alla valorizzazione del territorio e delle sue risorse. Quest’esperienza permetterà loro di conoscere il mondo del volontariato e degli Enti di promozione e accoglienza turistica, nonché di promozione sociale.
Il progetto Cultura e tradizione del cibo e della buona tavola in Piemonte intende attuare azioni volte a migliorare la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio enogastronomico piemontese inserendosi in modo coerente nella più ampia programmazione nazionale di promozione del patrimonio culturale e valorizzazione sostenibile dei territori. Attraverso le attività progettuali si cercherà di sensibilizzare in particolar modo le nuove generazioni, futuro motore della società, su temi quali la salvaguardia e la promozione dei prodotti tipici che offre il territorio regionale. Il lavoro delle associazioni proponenti con il contributo degli Operatori Volontari porterà alla riscoperta del territorio e delle sue potenzialità e soprattutto incrementerà la promozione delle tradizioni culinarie anche tramite i nuovi mezzi di comunicazione.
L’obiettivo generale è dunque la riscoperta e la valorizzazione del patrimonio enogastronomico piemontese.