CANAVESE – Dal primo gennaio 2021, la linea ferroviaria Sfm1 (Rivarolo – Chieri) ossia la “canavesana” passerà da Gtt a Trenitalia.
Il progetto presentato da Trenitalia è stato illustrato ieri, giovedì 17 dicembre, in un incontro al quale hanno partecipato, oltre al Sindaco di Rivarolo Canavese Alberto Rostagno, il consigliere Regionale Mauro Fava (che lo ha organizzato), il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchero, Cesare Paonessa dell’Agenzia per la Mobilità, Piero La Scala di Gtt e il Direttore Regionale di Trenitalia, Marco Della Monica.
All’incontro, che si è tenuto nel salone comunale di via Montenero, hanno partecipato i Sindaci e Amministratori del territorio e i Comitati dei pendolari.
Nessuna interruzione del servizio. Il passaggio avverrà direttamente.
Diverse le novità annunciate da Della Monica, a partire dall’aumento delle corse: una ogni mezz’ora nelle ore di punta e uno ogni ora nelle altre fasce orarie. Nei giorni feriali circoleranno sulla linea Sfm1 44 treni, mentre saranno 37 il sabato e 14 nei festivi. Si procederà anche alla sostituzione della flotta dei treni. Trenitalia fin dall’avvio del servizio utilizzerà i treni Pop e Jazz, che successivamente saranno affiancati anche dai Vivalto a doppio piano e dai nuovissimi treni Rock (sempre a doppio piano), prodotti da Hitachi.
Nell’ambito del nodo di Torino saranno utilizzati da Trenitalia anche i 3 treni Coradia Meridian di proprietà della Regione.
I treni Pop e Jazz consentono velocità di esercizio elevate, ma in attesa del completamento della realizzazione degli interventi per il sistema automatico di controllo marcia treno (Scmt) nella tratta Rivarolo-Settimo, i convogli continueranno a viaggiare ad un massimo di 70 km/h. I lavori sulla linea sono stati affidati dalla Regione a Rfi e si prevede di completarli, con l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte dell’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, entro la fine di dicembre ‘21. Stessa cosa per quanto concerne il nodo di Settimo Torinese, che da sempre crea rallentamenti e ritardi nelle corse della canavesana.
“L’obiettivo principale è fornire un servizio di qualità agli utenti” ha sottolineato Marco Dalla Monica.
Un’altra novità di rilievo riguarda l’installazione di un “distributore” per l’acquisto dei biglietti alla stazione di Rivarolo, non soltanto per la canavesana, ma per tutte le corse Trenitalia.
Oltre alla qualità, si punta alla valorizzazione del territorio, rendendo più semplice e immediato raggiungere i vari comuni, anche quelli montani: quindi la possibilità (con sinergia tra ruote ferrate e gommate) di acquistare a Roma un biglietto diretto per Ceresole Reale.
La linea dei bus continuerà ad essere gestita da Gtt. Per quanto riguarda la linea Rivarolo-Pont, il servizio ferroviario di Trenitalia sarà operativo solo in seguito, quando verranno conclusi i lavori di elettrificazione. Allo stadio attuale, si sta lavorando alla progettazione definitiva dell’opera, che si prevede di completare entro ottobre 2021. Per quanto riguarda la fase dei cantieri e dei successivi collaudi la stima è di 22 mesi. Fino al completamento dei lavori, saranno attivi i collegamenti con bus sostitutivi effettuati a cura di Gtt su mandato dell’Agenzia per la mobilità regionale.
Perdurando l’emergenza Coronavirus e la conseguente limitazione dei posti sui treni, l’avvio della nuova gestione porterà comunque un beneficio per gli utilizzatori anche saltuari della linea Sfm1. Infatti, la nuova App di Trenitalia, dotata di un sistema di conteggio digitale, consentirà in via sperimentale anche ai viaggiatori di alcuni convogli della linea Sfm1 di conoscere in tempo reale il numero dei posti disponibili. Un algoritmo esporrà con tre diversi colori (rosso, giallo, verde) l’andamento delle presenze sino a non consentire più gli acquisti nel momento in cui il treno sarà sold-out.
“Assistiamo ad un passaggio epocale, – ha commentato il consigliere canavesano Mauro Fava – che speriamo possa essere foriero di un netto miglioramento della qualità del servizio offerto Con una certezza: peggio degli ultimi anni è praticamente impossibile fare, dopo aver toccato il fondo non possiamo che risalire”.