mercoledì 9 Ottobre 2024

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TORINO – Estorsioni ai danni del titolare di un’agenzia di onoranze funebri, 4 arresti

L'uomo ha chiesto aiuto ai Carabinieri: veniva ricattato per il contenuto di una chat

TORINO – I primi di settembre di quest’anno il titolare di un’agenzia di onoranze funebri di Torino, esasperato dalle incessanti richieste di denaro, ha chiesto aiuto ai Carabinieri, raccontando dell’aggressione da lui subita circa un mese prima all’interno del proprio negozio da parte di due sconosciuti che, mostrandogli alcune sue chat di una nota messaggistica privata, lo hanno minacciato di diffonderle se non avesse pagato.

carabinieri generica

Nell’occasione, dopo averlo anche colpito con alcuni schiaffi e minacciandolo di tornare armati, si sono fatti consegnare un assegno da 6 mila euro, 1.600 euro in contanti ed alcuni monili in oro. Dopo aver preso il denaro, però, gli estorsori non si sono accontentati e hanno preteso di avere nei giorni seguenti ulteriori 9 mila euro. Le immediate indagini dei militari della Compagnia di Torino Mirafiori hanno permesso di individuare la coppia di estorsori e la mattina del concordato appuntamento, dopo la consegna di due assegni da 4 mila euro ciascuno e 1.000 euro in contanti, hanno bloccato uno dei due ricattatori, un italiano di 43 anni, recuperato il maltolto e restituito alla vittima.

In quella occasione il complice, un 38 enne dell’hinterland torinese, non si era presentato a quell’incontro, ma nei suoi confronti ieri è stata emessa lo stesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per concorso in estorsione, eseguita nel pomeriggio scorso dai militari dell’Arma.


Nel corso delle investigazioni è emersa un’ulteriore estorsione nei confronti della medesima vittima anche da parte di un ragazzo ed una ragazza che, tramite messaggi sui social network, gli avevano chiesto il pagamento della somma di 400 euro per un debito asseritamente vantato dalla donna. Dopo pochi giorni i due si sono presentati all’agenzia di pompe funebri per la consegna del denaro, ma lì ad attenderli dopo lo scambio c’erano i Carabinieri, che li hanno arrestati in flagranza.

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