CUORGNÈ / LANZO – “Come Sindaco della comunità che rappresento e ritengo anche dei colleghi rappresentanti dei Comuni delle Valli che afferiscono al Pronto Soccorso della Città di Cuorgnè, mi sento in dovere di esprimere la mia contrarietà a questa soluzione che comporta la soppressione di un servizio indispensabile per un territorio così vasto e morfologicamente complesso.” Inizia così il commento del Sindaco Beppe Pezzetto sulla decisione assunta dall’Asl To4 di chiudere temporaneamente il Pronto Soccorso di Cuorgnè.
Difatti a partire dalle 20 di domani, giovedì 29 ottobre, gli utenti non dovranno più recarsi a Cuorgnè al Pronto Soccorso.
“Nondimeno sono consapevole della criticità del momento – prosegue Pezzetto – e della necessità di trovare adeguate soluzioni alla gestione della complessa situazione pandemica , non possiamo però dimenticare la necessità di garantire un adeguato supporto anche alle altre patologie e alle potenziali situazioni di emergenza dei cittadini a cui il personale del nostro pronto soccorso ha sempre saputo rispondere con tempismo e professionalità . Confidiamo che il tutto possa tornare quanto prima ad una situazione di normalità in cui vengano valorizzate sia le professionalità che le strutture come l’Ospedale di Cuorgnè , di cui proprio nella prima fase della pandemia è stata evidenziata l’indispensabilità”
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Gli utenti già accettati e ancora presenti in Pronto Soccorso alle 20 di domani che continuassero ad avere necessità di osservazione clinica temporanea saranno trasferiti prioritariamente all’Ospedale di Ivrea.
Stessa cosa per il Punto di Primo Intervento dell’Ospedale di Lanzo: a partire da venerdì 30 ottobre i cittadini non devono più recarsi lì perchè sarà temporaneamente sospeso.
Il personale recuperato dal PPI di Lanzo e dal Pronto Soccorso di Cuorgnè sarà impiegato per potenziare la dotazione di professionisti operanti nei DEA (Dipartimenti di Emergenza e Accettazione) di primo livello di Ciriè e di Ivrea, per supportare l’assistenza nei reparti dell’Ospedale di Ciriè e per permettere di incrementare il numero di posti letto a media-bassa intensità assistenziale per le persone affette da Covid-19 all’Ospedale di Cuorgnè (24 posti letto in più rispetto ai 26 già attivati).
Le disposizioni regionali prevedono anche la sospensione di tutte le attività ordinarie di ricovero e ambulatoriali non urgenti, con esclusione di quelle relative alle patologie oncologiche, e spostamento delle risorse umane recuperate sulle attività di urgenza-emergenza.
LEGGI QUI IL RIEPILOGO DEI CASI POSITIVI COVID COMUNE PER COMUNE AGGIORNATO AD OGGI
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