FISCO – C’è tempo fino al 30 settembre per inviare la richiesta all’Agenzia dell’Entrate per il credito d’imposta pari al 50% delle spese pubblicitarie effettuate (o ancora da realizzare), nel 2020.
Il “Bonus Pubblicità” è stato istituito nel 2018 con al caratteristica “incrementale”, ovvero, per beneficiare dell’agevolazione è necessario che l’ammontare complessivo degli investimenti pubblicitari realizzati superi almeno dell’1% l’importo degli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi d’informazione (Testate giornalistiche su carta o online) nell’anno precedente. La richiesta si effettuava a marzo.
Con il Il decreto Rilancio (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34) ha previsto, per il solo anno 2020, che il credito d’imposta sia concesso nella misura unica del 50 per cento del valore degli investimenti effettuati, sempre nel rispetto dei limiti dei regolamenti dell’Unione europea in materia di aiuti “de minimis”. Pertanto, per gli investimenti effettuati nel 2020, è venuto meno il presupposto dell’incremento minimo dell’1% dell’investimento pubblicitario rispetto all’investimento dell’anno precedente, quale requisito per l’accesso all’agevolazione. Il beneficio è stato esteso anche agli investimenti sulle emittenti televisive nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato.
E’ stata, inoltre, prevista una nuova finestra temporale per l’invio delle comunicazioni per l’accesso al credito d’imposta, dal 1° al 30 settembre 2020. Restano comunque valide le comunicazioni presentate nel mese di marzo 2020.
Quindi, oltre a “scaricare” interamente la fattura come costo pubblicitario, c’è questo credito di imposta aggiuntivo, che può essere richiesto soltanto se la pubblicità viene acquistata su Testate Giornalistiche di informazione cartacee o online, ossia registrate in Tribunale o all’Agcom e con un Direttore Responsabile (ndr ObiettivoNews è una testata giornalistica a tutti gli effetti, con tutte le registrazioni necessarie) e su emittenti televisive e radiofoniche non statali, e non su manifesti affissi o materiale pubblicitario cartaceo distribuito.
La domanda va fatta entro il 30 settembre inserendo sia le spese pubblicitarie effettuate finora, sia quelle in previsione di realizzarsi negli ultimi tre mesi del 2020. La dichiarazione telematica è una sorta di “prenotazione” del credito di imposta. Dal 1° gennaio al 31 gennaio 2021 deve essere indicato con dichiarazione telematica il totale delle fatture effettivamente contabilizzate relative alle spese pubblicitarie effettuate dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020.
Entro marzo 2021 arriverà la comunicazione ufficiale dal Dipartimento per l’Informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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