PIEMONTE – La lotta alla violenza di ogni tipo, in particolar modo sessuale, e alle discriminazioni di genere o di orientamento sessuale arriva in consiglio regionale.
E lo fa con un OdG proposto dalla Lega Salvini Piemonte a prima firma del Consigliere regionale Andrea Cane dando voce a #BreaktheSilence l’hashtag contro le molestie nato da un gruppo di giovani donne piemontesi.
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“Sono stato molto colpito dall’iniziativa capitanata da Mariachiara Cataldo, – commenta il Consigliere Andrea Cane – dalla capacità mediatica proattiva di queste ragazze, dalle motivazioni esposte in modo semplice, allo stesso tempo capaci di arrivare al cuore e alle orecchie della gente. Uscire a passeggiare dopo un difficile lockdown rivedendo le amiche e ritrovarsi in una nuova reclusione: quella degli sguardi, degli ammiccamenti, degli inviti, delle provocazioni, più o meno pesanti. Le ho contattate, e oggi, dopo aver depositato l’Ordine del Giorno che spero di illustrare presto a Palazzo Lascaris, le ho accompagnate dall’Assessore alle Pari Opportunità Chiara Caucino per portare da subito in Giunta regionale il messaggio di ribellione verso un silenzio che è già di per sè una schiavitù”.
“Ritengo che l’iniziativa del consigliere Cane sia lodevole – dichiara l’Assessore regionale alle Pari Opportunità, Chiara Caucino – e vada supportata attraverso adeguati strumenti di sensibilizzazione. La Regione si impegnerà a sostenere e diffondere iniziative come questa attraverso la rete dei Centri antiviolenza e delle case rifugio, anche prevedendo la partecipazione a futuri bandi per l’attribuzione di sostegno economico regionale. Sono al fianco di queste ragazze nella loro battaglia per una società più giusta e rispettosa!”.
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“Le rappresentanti di Break the Silence Mariachiara Cataldo, Giulia Chinigò e Francesca Penotti – conclude Andrea Cane – hanno tutte 23 anni, sono studentesse universitarie e penso che rappresentino la prima voce di un grido che non deve spegnersi e che ha bisogno anche di tanti toni maschili a sostenerlo. Noi uomini per primi dobbiamo negare il catcalling, quella assurda e retrograda convinzione maschile di pensare che una considerazione colorita, un commento pesante, un’offesa, una violenza verbale, possa essere per chi la riceve un complimento, rammentando che è invece unicamente una violazione della dignità individuale. Nell’emiciclo del Consiglio Regionale ho intenzione quindi di appellarmi a nome di tutta la maggioranza di centrodestra e anche alle opposizioni che ci vorranno sostenere, per dare il massimo appoggio istituzionale, comunicativo ed economico alle associazioni, enti, fondazioni e canali sociali, come appunto, Break The Silence; lo scopo è quello di aiutare le vittime di violenze e molestie sessuali, discriminazioni di genere e di orientamento sessuale, non solo prevenendo ma anche curando, affiancandosi alle autorità e collaborando con i professionisti del settore, con le forze dell’ordine, con le scuole e gli studenti al fine di sensibilizzare tutte le future generazioni a non aver mai paura di parlare di queste tematiche!”.
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