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CASTELLAMONTE – L’ex Assessore Patrizia Addis spiega le scelte di bilancio

Non accettate dalla minoranza e per questo tolte per fare in modo che si potesse approvare il documento di previsione e non ingessare il comune

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CASTELLAMONTE – Riceviamo dall’ex Assessore Patrizia Addis, e pubblichiamo integralmente:

“Durante il Consiglio Comunale del 19 giugno è stato, finalmente, approvato il Bilancio di Previsione 2020/2022.

Castellamonte Consiglio 25 06 2020 4 Res

In qualità di Assessore competente è la prima volta che intervengo pubblicamente su di un argomento così complesso che prevede la gestione di somme notevoli, non sempre presentabili in maniera chiara, e il loro utilizzo per il bene della cittadinanza.

In questo caso ritengo opportuno e necessario far conoscere la situazione economica, le scelte effettuate e le motivazioni, proprio perché ci troviamo in una situazione che definirei “storica”.

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L’emergenza Coronavirus ha cambiato il nostro vivere. Ha modificato i nostri rapporti, le nostre necessità, le nostre priorità.

Abbiamo affrontato un lungo periodo di “chiusura” e, direi, di clausura, a cui non eravamo abituati. La ripartenza che stiamo affrontando è densa di incognite, di paure e di incertezze.

Dal punto di vista amministrativo TUTTO è stato stravolto. Ciò che era in cantiere cinque mesi prima ora è da rivedere, rimandare, ridurre.

Nello specifico del bilancio: era pronto da tempo. Era stato visionato dai consiglieri di maggioranza e di minoranza. Si trattava solo di arrivare al Consiglio Comunale per l’approvazione.

Cosa c’era in questo bilancio? Tante cose. Elencarle tutte sarebbe troppo ma vorrei ricordare:

– lo stanziamento per la Mostra della Ceramica che, proprio nel 2020, raggiungeva i 60 anni di vita: 50.000,00 euro a disposizione dai fondi comunali, ai quali si sarebbero aggiunti i contributi di privati e fondazioni.

– Il Mutuo per gli spogliatoi dei campi da Baseball/Softball per 90.000,00 euro.

– I mutui per le asfaltature, il rifacimento di marciapiedi, l’abbattimento delle barriere architettoniche, i possibili interventi di edilizia scolastica e di arredo urbano, gli aiuti per le fasce meno abbienti e così via.

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Ciò avrebbe avuto, ritengo, un notevole impatto positivo sulla vita del cittadino castellamontese.

Di colpo, tutto si è fermato, è diventato inutile: l’emergenza è passata in primo piano.

La parola d’ordine si è trasformata in ridimensionare (se non eliminare) ogni intervento e puntare tutto sull’emergenza.

Emergenza, detto per inciso, che non è affatto finita. Anzi, gli effetti sono ancora tutti da rilevare (vedi ad esempio le mancate riaperture di una serie di esercizi commerciali colpiti duramente dal lockdown).

Per poter avere delle possibilità di intervento avevamo, in prima istanza, optato per la RINEGOZIAZIONE DEI MUTUI: una possibilità offerta dallo Stato e dalla Cassa Depositi e Prestiti che prevede un ricalcolo delle rate in corso per poter utilizzare la quota capitale degli stessi IMMEDIATAMENTE.

Nel nostro caso avremmo potuto contare sulla somma di euro 240.000 per l’anno 2020. Essenziali in questo periodo di emergenza.

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Ma non solo: per gli anni successivi (5 anni) sarebbero stati disponibili altri 179.000 per gli anni 2021, 2022, 2023 e 2024.

Dal 2025 in poi la somma a disposizione sarebbe stata di 156.000 euro.

Queste somme avrebbero permesso di programmare seriamente degli interventi urbanistici e di manutenzione degli edifici comunali, che risultano complicati in assenza di liquidità certa.

Quale lo svantaggio? Che l’operazione di rinvio del pagamento dei mutui avrebbe portato dei costi aggiuntivi di circa 30.000,00 euro all’anno per i prossimi 23 anni.

Una cifra alta certamente, ma l’emergenza da fronteggiare è ora. È ora che servono somme notevoli. E poi…30.000,00 euro all’anno costano, ad ogni cittadino, circa 3,00 euro (sempre all’anno). Conto della serva ovviamente, ma che serve a rendere l’idea.

Invece la minoranza ed il consigliere Pautasso hanno ritenuto che questo indebitamento non fosse necessario. Ed hanno votato contro. La rinegoziazione non è passata e siamo stati costretti a TAGLIARE alcuni interventi previsti ed utilizzare una parte dell’avanzo di amministrazione del 2019 per far fronte ai problemi immediati.

Da questo avanzo di amministrazione ci siamo avvalsi di una somma complessiva di euro 260.000 di cui:

– 60.000 euro per terminare i lavori nei bagni della scuola primaria del capoluogo;

– 150.000 euro per la riduzione della TARI

– 10.000 euro per la riduzione della TOSAP

– 40.000 euro per iniziative a sostegno del commercio e dell’artigianato

Ovviamente tali somme sono andate ad integrare i relativi capitoli di bilancio che già prevedevano interventi su arredo urbano, interventi per le frazioni, manutenzione di edifici di culto, riqualificazione dell’alveo del torrente Orco, ristrutturazione del museo della Ceramica, manutenzione strade ed altro ancora.

In conclusione, pertanto, rimane chiaro che sarebbe stato meglio rinegoziare i mutui: l’avanzo non sarebbe stato toccato e la maggiore spesa non sarebbe stata così onerosa. Purtroppo non è stato possibile.”

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