CANAVESE – Nella giornata di mercoledì 13 maggio, si è svolto l’incontro tra le Organizzazioni Sindacali Mediche e del Comparto con i vertici dell’ ASL TO4 in merito alla fase 2.
“Al momento la situazione impone massima prudenza -dichiara Giuseppe Summa, Nursind Torino – e le prossime settimane serviranno per capire l’evoluzione della pandemia. Ad oggi L’ ASLTO4 riesce a processare circa 1200 tamponi al giorno, compatibilmente con la disponibilità di reagenti e tamponi. In merito alla ripartenza delle attività ad oggi sono circa 17000 le prestazioni che dovranno essere recuperate su tutta l’Asl. In merito agli interventi chirurgici, la Direzione ha chiesto un piano di programmazione degli interventi non effettuati fino ad oggi e non più rinviabili.
“A tal proposito – aggiunge Nursind – abbiamo chiesto alla Direzione di convocare degli incontri specifici di Presidio per comprendere meglio quale sarà la riorganizzazione dei vari servizi, considerato che nel frattempo il numero degli accessi dei pazienti non covid sta aumentando, con la necessità di ulteriori posti letto. Come sindacato abbiamo esternato la nostra preoccupazione in merito ai pazienti cosiddetti grigi, che non hanno tampone positivo, ma una clinica riconducibile alla patologia covid-19. Ciò presuppone la massima attenzione e allerta sulla suddivisione di percorsi e a tal proposito l’azienda non è sembrata favorevole alla possibilità di destinare un presidio ospedaliero dell’ASLTO4 ai pazienti COVID.”
In ambito territoriale invece, è previsto un potenziamento delle 5 USCA con personale infermieristico. Entro il mese di maggio si dovrebbe arrivare al termine della procedura di assunzione di ulteriori 30 infermieri sia a tempo indeterminato che determinato.
“Preoccupa invece la problematica legata all’impossibilità di poter utilizzare gli impianti di condizionamento all’interno dei reparti e tal proposito l’azienda sta facendo redigere una relazione tecnica specifica. Ovviamente il disagio che si verrebbe a creare sarebbe importante non solo per i pazienti, ma soprattutto per gli operatori obbligati a lavorare con dispositivi di protezione individuale che già oggi mettono a durissima prova. Nell’incontro insomma, tranne qualche eccezione (ostetricia Chivasso dovrebbe ripartire dal 1 giugno), non è stato possibile ridefinire certezza l’intera fase 2, anche a causa della prudenza imposta da un possibile e scongiurato ritorno di casi. Infine come Nursind, abbiamo sottolineato nuovamente l’importanza di continuare con assunzioni di personale, riconoscimento delle ore di lavoro straordinario effettuate fino ad oggi e iniziare a programmare le ferie estive per il personale in attesa di poter valutare anche le indicazioni del Decreto nazionale.”
“Infine – conclude Summa – tra le preoccupazioni c’è anche quella inerente alla gestione dei pazienti che stazionano in Pronto Soccorso e che vedranno tempi ancora più lunghi a causa della riduzione dei posti letto per fare spazio a quelli chirurgici.”
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