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TORINO – Conte in città per parlare di crisi; accolto dai lavoratori

Situazione complessa e critica

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TORINO – Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è giunto a Torino oggi, martedì 22 ottobre.

Dopo la visita alla Piccola casa della Divina Provvidenza-Cottolengo, partecipa a Palazzo di Città ad una riunione con il Sindaco Chiara Appendino e il Presidente del Consiglio Comunale Francesco Sicari, il Prefetto Claudio Palomba, imprenditori, industriali, cooperative, sindacati, artigiani ma anche a Università, Politecnico e fondazioni bancarie. All’incontro, dedicato al tema “Area di crisi industriale complessa”, erano presenti anche il Governatore del Piemonte, Alberto Cirio e Laura Castelli, viceministro dell’Economia,

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Prima di salire a Palazzo di Città è stato accolto dalle delegazioni dei lavoratori in presidio davanti al comune, con i quali si è trattenuto un po’.

I lavoratori, con cartelli e striscioni, lo hanno accolto con il grido “lavoro, lavoro”.

Tra di loro anche i dipendenti della Olisistem Star di Settimo Torinese.

FIM-FIOM-UILM Territoriali hanno infatti organizzato un presidio di tutte le aziende in crisi del settore metalmeccanico in occasione della visita del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

All’incontro presenti anche CGIL, CISL e UIL che hanno illustrato al Presidente la situazione Piemontese e le istanze dei lavoratori.

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Situazione torinese davvero critica, come ha sottolineato Fim-Cisl che ha delineato con uno schema il numero dei lavoratori in “pericolo disoccupazione” su 100mila addetti metalemeccanici del Piemonte.

aziende crisi

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“A queste – afferma Fim-Cisl – bisogna aggiungere la cassa integrazione in FCA, particolarmente Carrozzeria e Agap, che riguarda oltre 4000 addetti, anche con fermate temporanee e limitate.

L’impatto soprattutto sull’automotive è forte, ed è dato anche dal rallentamento delle economie francesi e tedesche per cui l’export automotive rallenta.”

In Piemonte vi sono circa 58mila addetti nel settore automotive, esclusa FCA, un terzo del valore complessivo con un fatturato di 46 miliardi in Italia di cui il 38% FCA; 18 miliardi in Piemonte di cui il 45% FCA.

“Considerando un rapporto 1 a 3 sull’indotto abbiamo circa 20/25mila posti di lavoro a rischio prevalentemente nell’automotive – conclude – tenuto conto che l’elenco di cui sopra è delle aziende in crisi in cui il Sindacato è presente quindi non è un elenco esauriente.”

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