MAPPANO – L’amministrazione di Mappano si è recata a Roma per tutelare gli interessi dei lavoratori e dei cittadini presso i Ministeri dello Sviluppo Economico e della Giustizia.
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Ieri, martedì 8 ottobre, il sindaco di Mappano Francesco Grassi e l’assessore con delega al lavoro Davide Battaglia, si sono recati presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, per prendere parte al tavolo di concertazione per la soluzione della crisi aziendale del Mercatone Uno. Con chiarezza hanno manifestato la loro grande preoccupazione per non essere stati coinvolti fino ad oggi e hanno posto fortemente il tema della partecipazione dei lavoratori e dei cittadini, anche attraverso i loro rappresentanti eletti, ai tavoli istituzionali come quello convocato oggi al MISE. L’assessore Battaglia ha affermato sconcertato “da quanto è emerso dalle slide che abbiamo potuto osservare, Mappano è ancora considerato come frazione di Caselle”. Il Sindaco ha rincarato la dose: “E’ inaccettabile che i Comuni in cui i lavoratori operano e risiedono e in cui le attività economiche sono alla base della ricchezza locale, non siano stati convocati al tavolo, a tale proposito abbiamo chiesto di avere a breve un incontro con l’assessore al lavoro della Regione Piemonte”.
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Al Ministero dello Sviluppo Economico è stata posta anche la richiesta di pronunciarsi sulla cessazione del Consorzio Intercomunale di Mappano come richiesto nel 2018 dalla Prefettura di Torino. Infatti le mancate risposte degli enti superiori hanno generato una situazione di contenzioso presso il TAR non ancora sanata. Speriamo che l’intervento del Ministero dello Sviluppo Economico possa dirimere una questione che si trascina ormai da troppo tempo .
Nella stessa giornata sono stati presi contatti anche con il Ministero della Giustizia per affrontare il tema della definizione della circoscrizione giudiziaria comprendente Mappano, riprendendo l’istanza presentata alla fine del 2017 dal Comune di Mappano che chiedeva di mantenere l’appartenenza alla competenza del Tribunale di Torino. La scelta di Torino è motivata in quanto la maggior parte della popolazione e del territorio di Mappano provengono da Caselle Torinese, che è sotto quella competenza. Ma anche per favorire l’accesso di cittadini ed imprese al servizio giudiziario attraverso i mezzi pubblici o percorrendo tragitti più brevi, essendo al contrario totalmente carenti i collegamenti di natura pubblica verso la città di Ivrea. Un’altra preoccupazione che ha motivato la richiesta di Mappano sono i procedimenti incardinati dal 2013 al 2018 prevalentemente sotto la competenza del Tribunale di Torino e che oggi correrebbero il rischio di essere inficiati da vizi di giurisdizione vanificando i procedimenti in corso.
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In conclusione il sindaco ha affermato: “Sono contento perché con questa missione a Roma abbiamo potuto porre all’attenzione dei Ministeri competenti importanti questioni legate la nascita del Comune di Mappano e farci portavoce delle istanze dei nostri cittadini e lavoratori”.
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