COLLEGNO – Intitolata l’area giochi di corso Antony alla piccola Bea (FOTO E VIDEO)

Una cerimonia toccante, alla quale ha preso parte anche la figlia di Marisa Amato, vittima dei disordini di piazza San Carlo

COLLEGNO – Ieri, lunedì 1 aprile, è stata intitolata l’area giochi presso il Giardino Pubblico Antony, alla piccola Bea.

Presente al parco giochi, per portare la sua solidarietà a Sara Fiorentino, Viviana D’Ingeo, la figlia di Marisa Amato, la seconda vittima di piazza San Carlo del 3 giugno dell’anno scorso durante la proiezione sui maxischermi della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid.

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Marisa era appena uscita dalla pizzeria assieme al marito Vincenzo quando è rimasta travolta dalla folla in fuga, per colpa di alcuni imbecilli che hanno lanciato dello spray urticante creando il panico in mezzo alla gente. Marisa Amato dopo mesi di immobilità non ce l’ha fatta.

I figli Viviana e Danilo, che non hanno mai lasciato sola la loro mamma, e rendendosi conto quante difficoltà si possano incontrare nell’assistenza di una persona invalida, hanno creato una onlus: “I Sogni di nonna Marisa” con l’obiettivo di offrire a chi si trova in condizione di disabilità motoria, supporto e sostegno per acquisti di ausili medici e dispositivi non assegnati gratuitamente dalle Asl, aiutare economicamente a sostenere visite specialistiche e, più in generale, a dare assistenza e aiuto alle famiglie.

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Solo le persone come Viviana, Danilo e Sara e coloro che hanno veramente toccato con mano cosa significa vivere con una persona invalida, o tra le varie corsie di ospedali, sa quali faticose operazione si deve far carico. Ed è proprio questo l’obiettivo della onlus: “Per dare un sostegno economico concreto per cercare di rendere, per quanto possibile, questa strada meno tortuosa e tentare di restituire una vita il più dignitosa possibile a queste vittime” spiega Viviana che ha realizzato e donato all’amica Sara il braccialetto azzurro, il colore tanto amato dalla mamma con su scritto “ Il sogno di Marisa” che poi si accomuna al sogno di Bea ovvero realizzare sogni per aiutare le persone meno fortunate: anche solo con piccoli gesti si possono dare grandi aiuti.

Il mondo di Bea non è un libro, bensì la storia che racconta, che è nata molto molto prima. La storia di due principesse coraggiose unite per tutta la vita, terrena e non: Bea e la sua mamma Stefania.

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