TORINO – Entro il 31 gennaio gli Enti locali sono tenuti a dotarsi del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione. Il Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2019-2021 è stato adottato dalla Città Metropolitana di Torino con il Decreto del Sindaco Chiara Appendino numero 27 del 31 gennaio 2019, sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio metropolitano.
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Tutti i soggetti interessati sono invitati a prenderne visione nella sezione Amministrazione Trasparente del sito istituzionale dell’Ente www.cittametropolitana.torino.it e potranno presentare le loro osservazioni entro il 1° marzo.
Al termine del periodo di consultazione pubblica, il Piano verrà se necessario adeguato alle proposte ritenute accoglibili e diverrà definitivo. Il Piano è incentrato sul ruolo fondamentale della dirigenza dell’Ente, che deve garantire il presidio della legalità degli atti attraverso il controllo di regolarità tecnica e contabile, ma anche attraverso il rispetto degli obblighi e vincoli previsti in tema di trasparenza e prevenzione della corruzione.
Tra gli obiettivi del Piano vi è la revisione della mappatura dei processi e dei procedimenti amministrativi, per aggiornare l’elenco analitico delle misure anticorruzione suddivise per aree di rischio. La fase di avvio della nuova tecnostruttura della Città Metropolitana comporta infatti la necessità di adeguare il Piano all’evoluzione dell’Ente.
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Tra le possibili aree di rischio che devono essere attentamente monitorate vi sono gli affidamenti diretti, le procedure di somma urgenza, i conflitti di interesse, le cause di incompatibilità e inconferibilità degli incarichi dirigenziali e di vertice, gli incarichi esterni, la gestione delle dotazioni strumentali, la rilevazione delle presenze in servizio. È prevista la revisione delle misure per contrastare la corruzione nei processi di affidamento di lavori, servizi e forniture e nella selezione e reclutamento del personale e dei collaboratori professionali.
Il Piano prevede la riattivazione del Tavolo anticorruzione metropolitano, a cui partecipano i responsabili della prevenzione della corruzione dei Comuni e delle Zone omogenee e il responsabile per la prevenzione della corruzione della Città Metropolitana. I soggetti che siedono al Tavolo rilevano congiuntamente le necessità di aggiornamento delle misure di prevenzione, condividendole quando è possibile ed orientandole. Nell’ambito del Tavolo la Città Metropolitana esercita una funzione di supporto agli Enti locali, per aiutarli ad individuare le buone pratiche e a programmare le attività. All’interno dell’Ente inoltre si opererà per omogeneizzare le strutture degli atti amministrativi e per favorirne la dematerializzazione.
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