TORINO – “È il momento di smetterla di raccontare falsità, strumentalizzando la sanità per fini elettorali e giocando in modo scorretto sulle paure dei genitori e sulla salute dei bambini stessi. In questo modo si fa il male del nostro sistema sanitario e di tutto il Piemonte”. Lo precisa l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta in merito al progetto del Parco della Salute di Torino.
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“L’ospedale Regina Margherita non chiuderà – aggiunge l’assessore -, all’interno del nuovo Parco della Salute avrà un ruolo di estrema importanza un polo materno-infantile che conserverà tutte le eccellenze di cui attualmente dispongono la Città della Salute e la sanità piemontese nel suo complesso. La realizzazione del Parco permetterà oltretutto di valorizzare queste grandi competenze, aumentando ulteriormente la sicurezza per i piccoli pazienti e per le loro famiglie.
Ribadisco inoltre, come ho avuto modo di fare già nei giorni scorsi, che il processo di realizzazione del Parco della Salute sarà seguito in modo costante da una commissione di esperti che per la parte clinica sarà composta da professionisti della stessa Città della Salute. Questi esperti valuteranno i progetti presentati dalle imprese sulla base della qualità”.
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Di parere contrario il Movimento Cinquestelle, che parla di tagli letto: “Anche nella conferenza stampa convocata in fretta e furia dalla direzione generale dell’AOU Città della Salute di Torino non sono arrivate rassicurazioni alle preoccupazioni sui tagli dei posti letto del futuro Polo sanitario. Infatti – dichiarano Giorgio Bertola e Davide Bono – sul taglio totale di 800 posti letto ben 500 riguarderanno il polo materno infantile.
Degli attuali 690 posti letto tra Regina Margherita e Sant’Anna ne resteranno appena 190 nel nuovo Parco della Salute, senza specificare se e dove verranno eventualmente recuperati. Inoltre non è garantita la presenza di Pronto Soccorsi dedicati, ma solo non meglio precisati “percorsi”. Dopo le esperienze tragiche di Valdese e Oftalmico, non possiamo che essere molto preoccupati. “
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Provocatorio il Sindaco di Venaria Reale, Roberto Falcone: “Mi devo essere perso l’analisi costi/benefici e il referendum indetto prima di tagliare i posti letto.
Ecco dove andrebbero investite le risorse economiche, e non indebitando le generazioni a venire per un inutile buco nella montagna.”
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