CLAVIERE – “ È di tutta evidenza che la toppa ufficiale del governo francese alla sconfinamento in Italia è ancora peggio del buco – dichiara Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato della Polizia di Stato, in una nota in seguito all’episodio – Nemmeno un bambino potrà credere che due poliziotti francesi abbiano percorso diversi chilometri in uno Stato estero senza accorgersene”.
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“Ancor più scandalosa della menzogna è la modalità di scarico di esseri umani reietti dalla Francia, in zona disabitata ed impervia, ad opera di chi indossa una divisa come la nostra”
“Purtroppo non siamo stupiti, le vicende di Ventimiglia ed i precedenti di Bardonecchia e del vicino confine ci hanno ben mostrato quale sia il grado di umanità contemperato alle operazioni di sicurezza che connota le autorità francesi. ”
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E prosegue: “ La riteniamo una vergogna assoluta da parte di chi non ha pudore ad impartire lezioni etiche e morali. Siamo fieri ed orgogliosi che i nostri colleghi, dalla Digos all’Ufficio Immigrazione, dal Reparto Mobile alla Polizia Scientifica, che da mesi insieme al personale del Commissariato di Bardonecchia stanno operando tra mille difficolta per contrastare i trafficanti di esseri umani, sappiano dimostrare ogni giorno come si coniughi sicurezza e umanità soccorrendo sempre e comunque i migranti che tra quelle montagne rischiano la vita, come già accaduto, per inseguire il loro sogno”.
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L’episodio di Claviere si aggiunge a quello di Bardonecchia, quando a Marzo agenti della Gendarmeria sconfinarono senza autorizzazione facendo irruzione nei locali dove operano i volontari di Rainbow4Africa presso la stazione ferroviaria, per fare un test delle urine ad un immigrato regolare sospettato di traffico di stupefacenti.
“Abbandonare degli immigrati in un bosco italiano non può essere
considerato un errore o un incidente. – Afferma Matteo Salvini, Ministro degli
Interni – Quanto successo a Claviere è un’offesa senza precedenti nei confronti
del nostro Paese, e mi chiedo se gli organismi internazionali, a partire
dall’Onu fino all’Europa, non trovino “VOMITEVOLE” lasciare delle persone in
una zona isolata, senza assistenza e senza segnalazioni. Chi erano questi
immigrati? Da dove venivano? Perché sono stati abbandonati? E ancora: per la
civile Parigi è normale scaricare delle persone nei boschi?
Perché i francesi parlano di “gendarmi che non conoscevano la strada”, se poi
il furgone è rientrato nel proprio paese a gran velocità e senza esitazioni?
Andremo fino in fondo. Siamo di fronte a una vergogna internazionale, e il
signor Macron non può far finta di nulla. Non accettiamo le scuse.”
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