ALESSANDRIA – “Una situazione allucinante, tanto più grave se si considera che questa è l’ennesima aggressione che avviene in Piemonte contro appartenenti alla Polizia Penitenziaria”, commenta Vicente Santilli, Segretario Regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo della Polizia Penitenziaria.
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Questa mattina, intorno alle 10,15, presso l’Istituto penitenziario di Alessandria San Michele, un detenuto albanese, ha aggredito, proditoriamente e per futili motivi un Agente di Polizia Penitenziaria, stringendogli le mani al collo e sbattendolo contro il muro. L’agente, a stento e’ riuscito a divincolarsi dalla presa al collo da parte del detenuto.
Il Poliziotto penitenziario aggredito è ancora in stato di monitoraggio presso il Pronto Soccorso del Nosocomio cittadino.
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La situazione nelle nostre carceri resta allarmante, nonostante si sprechino dichiarazioni tranquillanti sul superamento dell’emergenza penitenziaria: la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione.
I problemi del carcere sono reali, come reale è il dato che gli eventi critici nei penitenziari sono in aumento da quando vi sono vigilanza dinamica e regime aperto per i detenuti.
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Tutto il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio in Piemonte chiede maggiore tutele.
E’ evidente a tutti che è necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziarie, a cominciare dal ripianamento delle carenze organiche dei Reparti di Polizia Penitenziaria del Piemonte”.
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