TORINO – Nella mattinata odierna personale della Questura di Torino ha eseguito 15 misure cautelari (9 ai domiciliari e 6 obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria) nei confronti dei principali leader e militanti del locale centro sociale marxista “Askatasuna” resisi responsabili del reato di resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale commesso in occasione delle celebrazioni per la festa dei lavoratori del primo maggio 2017.
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In quella circostanza, si verificarono gravi atti di violenza contro le Forze dell’Ordine impiegate in servizio di ordine pubblico .
Il GIP di Torino ha emesso rispettivamente 9 misure cautelari degli arresti domiciliari nei confronti di: ROSSETTO Giorgio, di anni 56; BONADONNA Andrea, di anni 42; RAVIOLA Umberto, di anni 28; MARZUOLI Mattia, di anni 35; SCAVONE Alice, di anni 26; MAZZANTI Diego, di anni 25; BRUNI Francesco, di anni 26; PINTUS Alessandro, di anni 29; REBORA Tommaso, di anni 27.
Nonché 6 misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria nei riguardi di: C.L., di anni 44; B.M., di anni 27; P.A., di anni 44; T.V., di anni 35; G.S., di anni 26; C.P., di anni 41.
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Come evidenziato da un’articolata indagine della Digos di Torino, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, gli indagati, posizionatisi in testa allo spezzone antagonista (subito dopo il furgone solitamente utilizzato dal centro sociale Askatasuna durante le manifestazioni pubbliche), giunti in via Roma angolo piazza Castello, “uniti fra loro con manici di piccone e bastoni avvolti da una bandiera rossa” hanno tentato di forzare il cordone delle forze dell’ordine che intervenivano con azioni di contenimento, dopo aver inutilmente richiesto ai manifestanti di desistere dall’azione di forza ed aver vanamente tentato una mediazione al fine di evitare che i facinorosi entrassero in piazza San Carlo ove era ancora in corso l’intervento conclusivo della Segretaria della CGIL Enrica Valfre.
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I predetti 15 militanti di Askatasuna (unitamente ad altri 14 manifestanti denunciati in stato di libertà per condotte meno gravi) si sono resi responsabili di azioni violente nei confronti degli appartenenti alle forze dell’ordine che sono stati colpiti con calci, bastoni ed ombrelli nonché fatti oggetto di lanci di aste di legno e metallo, bottiglie di vetro ed uova.
Nel medesimo contesto operativo è stata altresì eseguita una perquisizione locale delegata dall’Autorità Giudiziaria all’interno del centro sociale “Askatasuna”, nel corso della quale sono stati rinvenuti e sequestrati: tre manici di piccone tagliati ed avvolti da un drappo rosso; una maschera del personaggio “Anonymous”; una mazza da baseball in legno; una roncola di ferro; tre coltelli di cui uno a scatto; un berretto di ordinanza da Carabiniere.
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