TORINO – Stroncata la diffusione di droga nel carcere di Torino. A darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, che segnala quel che è accaduto ieri nella Casa Circondariale torinese.
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“Sono stati sequestrati circa 30 grammi di subotex rinvenuti su un detenuto che era rientrato in carcere dopo un permesso premio per le festività pasquali”, spiega Nicola Sette, segretario nazionale per il Piemonte del Sappe. “L’uomo, italiano, aveva occultato degli ovuli, 8, nello stomaco.
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Il personale di Polizia Penitenziaria, insospettito dell’atteggiamento dell’uomo al rientro in carcere, ha intensificato la vigilanza ed ha ottenuto questo importante risultato, dopo una serie di accertamenti disposti, tra i quali una Tac. Nonostante nella maggior parte degli istituti penitenziari si stiano adottando misure di sicurezza basate sulla dinamicità e sulla videosorveglianza, che a nulla servono se non si prevede l’obbligo del lavoro per i detenuti, non ci sono telecamere e altri sistemi di sicurezza che possano intervenire e sostituire la professionalità della Polizia Penitenziaria”.
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Commenta Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe: “Questi episodi, oltre a confermare il grado di maturità raggiunto e le elevate doti professionali del Personale di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Torino, ci ricordano che il primo compito della Polizia Penitenziaria è e rimane quello di garantire la sicurezza dei luoghi di pena e impongono oggi più che mai una seria riflessione sul bilanciamento tra necessità di sicurezza e bisogno di trattamento dei detenuti. Tutti possono immaginare quali e quante conseguenze avrebbe potuto causare l’introduzione di droga in un carcere”.
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Il Sappe evidenzia che “la percentuale di detenuti tossicodipendenti in Piemonte è abbastanza contenuto, ossia circa il 17% dei 4.150 presenti” e, nel sottolineare infine le criticità del carcere di Torino, mette in luce “quali e quanti disagi quotidiani caratterizza il lavoro quotidiano dei Baschi Azzurri di Torino, a cui va il nostro sincero ringraziamento per quel che fanno ogni giorno per la sicurezza sociale”.
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