TORINO – Lo scorso settembre il Centro Antiviolenza del Comune di Torino ha segnalato un caso di violenza sessuale nei confronti di una giovane ragazza nel contesto di millantati riti esoterici alla presenza di tre persone a lei note.
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Personale della Squadra Mobile ha avviato un’attività d’indagine, coordinata dai Sostituti Procuratori della Repubblica Dott. Sanini e Dott.ssa D’Errico, anche supportata da servizi tecnici. Nel corso dell’attività si è accertato che, a partire dal mese di settembre 2015, la ragazza, all’epoca ancora minorenne, insieme all’ex fidanzato F. M., incensurato, nato nel 1995, ed alla madre di quest’ultimo, aveva iniziato la frequentazione dell’abitazione di un presunto “mago” identificato in Meraglia Paolo, nato a Gioia del Colle (BA) nel 1948.
In particolare, il Meraglia, attribuendosi poteri nel campo “esoterico”, aveva convinto la ragazza di essere vittima di forti “negatività” e, di conseguenza, a sottoporsi a riti di purificazione consistenti in rapporti sessuali, anche di gruppo, svolti sotto l’effetto di sostanze che rendevano le vittime semi-narcotizzante.
A tali “riti” avevano partecipato anche il suo ragazzo, la madre di quest’ultimo e un amico del presunto “mago”, Viotti Biagino, nato nel 1943.
Nel corso delle indagini è emersa l’esistenza di una sorta di consorteria gerarchicamente strutturata, al cui apice figurava il “Maestro”, nella persona del Meraglia, ed il cui organigramma comprendeva le figure dell’“Apostolo”, della “Vestale”, dei “Catalizzatori” e delle “Ancelle”.
Con il passare del tempo la ragazza era stata minacciata dal sodalizio. Le era stata prospettata la possibilità dell’esistenza di presunte “negatività” e che venissero diffusi dei filmati che la riprendevano durante i rapporti sessuali.
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La vittima, anche se assoggettata psicologicamente al volere di Meraglia Paolo, si era tuttavia decisa a sporgere denuncia in quanto non più in grado di sostenere le continue minacce.
Il 7 marzo scorso è stata data esecuzione al provvedimento del Tribunale di Torino Sezione GIP, che accoglieva il quadro indiziario emerso, emettendo l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Meraglia, di F.M. e di Viotti Biagino, per i reati di violenza sessuale di gruppo, aggravata dall’uso di sostanze narcotiche o stupefacenti e dalla minore età della vittima.
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