ROMA – Protesta della Conapo per la riforma che assegna al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco le funzioni di concorso con le regioni nella lotta attiva agli incendi boschivi, compreso lo spegnimento con mezzi aerei, prima propria dei Forestali.
Un importante trasferimento di funzioni cui non è seguito un adeguato transito di uomini e mezzi che sono stati invece destinati all’Arma dei carabinieri. È quanto è contenuto in una nota del Sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco, inviata al Governo.
“E’ impensabile – si legge – fare fronte con i soli 361 uomini assegnati a queste importanti competenze che in precedenza venivano svolte già a fatica, seppur in via non esclusiva, da oltre 8 mila forestali, serve una revisione urgente delle decisioni o in alternativa un piano di assunzioni straordinarie perché si rischia di far trovare l’Italia in difficoltà alla prossima stagione di incendi boschivi”.
“I Forestali che sarebbero dovuti transitare nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco – afferma Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo – dovevano essere molti di più, almeno 3 mila, anche per le correlate attività di polizia giudiziaria e amministrativa o mancherà il potenziale operativo e umano per gestire efficacemente anche questa attività”
La cosa ancora più sconvolgente è che, a seguito della soppressione della forestale, non sarebbero stati affidati ai vigili del fuoco le strutture di formazione in materia di antincendio boschivo, gli automezzi che erano destinati ai servizi antincendi nei parchi naturali e gli elicotteri NH500 attrezzati per l’antincendio boschivo e che “indiscrezioni – aggiunge la Conapo – riferiscono essere confluiti ai carabinieri.”
La nota si conclude con uno sguardo alla parte economica: “Assurda poi è la situazione che si è venuta a creare nei vigili del fuoco a seguito della riforma, con gli ex forestali, elicotteristi compresi, che – spiega Brizzi – saranno adeguati al ribasso al penalizzante ordinamento pensionistico dei vigili del fuoco mentre dal punto di vista retributivo riceveranno un assegno aggiuntivo (pari alla sperequazione oggi esistente) non potendo per legge adeguare al ribasso anche la retribuzione. Una situazione che deve far riflettere il governo Gentiloni sulla necessità di sanare urgentemente tutte le disparità esistenti tra i Vigili del Fuoco e gli altri corpi dello Stato, per evitare danni ai forestali e dare così anche ai vigili del fuoco la meritata parità di trattamento. Il Ministro dell’Interno Minniti ne prenda atto”.
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