CANAVESE – La Lega Nord Canavese sta moltiplicando in queste settimane le iniziative di informazione per spiegare alla gente le ragioni del NO al referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo.
In tutti il territorio da qui al voto saranno ancora presenti i banchetti del Carroccio, proseguiranno gli incontri e gli esponenti della Lega parteciperanno ai vari eventi promossi dalla società civile.
“Questa riforma è un vero e proprio attacco alla democrazia e crerebbe danni al sistema nel caso dovesse passare – dichiara il vice-segretario nazionale della Lega Nord Piemont Alessandro GIGLIO VIGNA – Basta leggerla per accorgersi del pasticcio normativo che si creerebbe. In particolare, ad onta di quanto propaganda il governo, non cancella il bicameralismo perfetto, perché il Senato rimane e avrà gli stessi poteri odierni per tutte quelle leggi e normative che riguardano sia direttive e regolamenti europei, sia gli enti locali: si tratta praticamente dell’80% dei testi in discussione. Quindi l’unico effetto della riforma è quello di togliere il potere di scelta ai cittadini, che non potranno più eleggere i senatori, e lo si consegna ai partiti”
“Ma quello che preme a noi e soprattutto che l’autonomia delle Regioni sarà fortemente limitata, rendendo lo Stato ancora più centralista di quanto non lo sia già ora – afferma Cesare PIANASSO, segretario provinciale della Lega Nord del Canavese – se dovesse vincere la linea governativa trent’anni di battaglie federaliste verrebbero spazzate via. Siamo per il NO perchè la Lega Nord si batte affinchè le regioni ottengano più potere, contro la vera bestia nera dello spreco rappresentata dallo stato centralista. E contestiamo questa riforma che consegna la gestione della sanità allo stato. Noi della Lega Nord all’idea di una gestione statalista e lontana dal territorio ci opponiamo, anche perché con la sanità unica statale non sarà certo il modello virtuoso delle regioni del nord ad essere esportato al sud, ma piuttosto avverrà il contrario. E quindi vedremo i nostri servizi sanitari peggiorare, senza alcun miglioramento apprezzabile nelle regioni meridionali dove questi sono al momento deficitari. Attenzione, quindi: il voto del 4 dicembre rappresenta prima di tutto una battaglia per proteggerci da una riforma pessima, che causerebbe gravi danni, oltre a compiere dei passi in senso anti-democratico”.
Infine, un appello al voto da parte ancora della Lega Nord Canavese “Ricordiamo a tutti che questo referendum non ha un quorum: conta quindi solo chi va a votare. Chi si astiene, chi sta a casa fa solo il gioco di questo governo amico delle banche e dei comitati d’affari”.
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