CANAVESE – La Lega Nord Canavese commenta l’emergenza migranti, in particolare una notizia pubblicata da alcuni media, secondo cui c’è un deficit di 600 milioni di euro a livello statale per l’accoglienza dei migranti.
“Il sistema è al collasso e questa mancanza di fondi si ripercuoterà sulle cooperative nate in buona parte per fare business con l’accoglienza – spiega – Mi chiedo cosa succederà quando non ci saranno più i soldi per pagare i dipendenti e il noto pocket money giornaliero ai presunti profughi. E mi preoccupa il fatto che si annuncino simili notizie, mentre non facciamo che continuare ad accogliere migranti a migliaia sulle nostre coste e mentre i rimpatri proseguono col contagocce”. E’ bene ricordare, infatti, che solo al 5% dei migranti esaminati dalle Commissioni, ossia circa 2800 su 56mila nel corso dell’ultimo anno, è stato riconosciuto lo status di rifugiato politico.
Proprio mentre il Ministero denuncia questa carenza di fondi, il Governo avrebbe nominato l’exsindaco di Torino, e quindi della Città metropolitana, Piero Fassino, per allestire un piano di distribuzione dei migranti, in continuo aumento, sul territorio nazionale.
“Un piano inutile e che nasce già sorpassato dagli eventi – tiene a precisare Pianasso – Infatti, prevederebbe un tetto massimo di 5 migranti per i Comuni entro i duemila abitanti, e di 2,5 migranti ogni mille abitanti per i Comuni più grandi, ma sappiamo bene tutti che questi numeri sono già stati abbondantemente superati già un anno fa in Canavese. A Rivarolo sono quattro volte tanto, a Cuorgnè sono circa il doppio, per non parlare di Borgiallo o di Montalenghe. A che serve un piano del genere, se non a gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica? C’è poco da distribuire. Qui c’è solo da rimpatriare chi non ha diritto di stare in Italia, e in fretta”.
I Comuni restano, comunque l’anello debole della catena. “Trovo assurdo che manchi totalmente ogni forma di comunicazione e collaborazione nei confronti dei sindaci, che si trovano sempre di fronte al fatto compiuto – aggiunge Cesare Pianasso, segretario provinciale della Lega Nord – Le Prefetture ormai fanno solo da passacarte, senza tenere conto dei problemi che poi potrebbero nascere sul territorio. Basti pensare al caso di frazione Nava di Cuorgnè: solo un pronto intervento dell’Amministrazione, avvertita comunque solo a cose quasi fatte, ha bloccato la decisione scellerata di piazzare decine di migranti in una frazione abitata da meno di un centinaio di persone”.
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