CUORGNÈ – Giada Perino: nuova madrina del Gruppo Alpini

CUORGNÈ – Giada Perino è la madrina 2016 del Gruppo Alpini S.Ten. Enzo Zerboglio, nominata ufficialmente per questo ruolo, durante la recente assemblea nella quale è stato riconfermato alla guida del sodalizio, Francesco Salvalaggio.

La storia della famiglia di Giada Perino è molto legata agli Alpini. Correva l’anno 1953 quando il nonno di Giada, Giacomo Vironda, parte per diventare Alpino di istanza a Feltre (Belluno) nell’8° Reggimento Alpini Brigata Alpina Julia. Inizia così la storia della famiglia. Tornato dopo più di 1 anno e mezzo, nell’agosto del 1957, Giacomo sposa Angiolina Chiarottino.

Attaccato al gruppo Alpini, in memoria dei tempi del militare, decide di voler comprare un nuovo gagliardetto per il gruppo. Angiolina diventa così madrina degli Alpini dopo più di 20 anni di “servizio” ,e un po’ stanchi per i segni del tempo, passa ad essere madrina onoraria e viene proposto a Giada dal direttivo di diventare madrina «..E un sorriso appare nel volto certo che si è la mia risposta. In realtà si trattava di un desiderio che da anni avrei voluto realizzare…ricordo – racconta Giada Perino – che le sere delle cene degli alpini c’era grande festa la preparazione a casa della famosa camicia a quadretti del nonno la nonna che si vestiva di tutto punto e l’emozione che avevo nel vedere nonno con quel magnifico cappello alpino; quella lunga penna nera sulla testa la fierezza di portare il cappello..ricordo che da piccola volevo fare l’alpino ma mia mamma diceva non potevo perchè ero una donna. Poi nel 2000 entrarono anche le donne ma con gli studi agrari in corso non presi purtroppo la strada del militare…anni dopo decisi che qualcosa per gli altri dovevo fare e decisi di fare il Vigile del Fuoco Volontario. A quel punto si sono scambiati i ruoli: nonno guardava me: fiera di indossare l’elmo e anche lui, come facevo io da piccola, indossò il mio elmo e io il suo cappello piumato.. ora con l’avanzare degli anni nonno non ricorda molto bene il presente, ma il passato è molto chiaro e i suoi racconti di militare e gli amici alpini li ricorda. Quando il capo gruppo ha portato i fiori alla madrina a casa, il nonno ha detto che ha due madrine in casa…e io – conclude Perino – ho due alpini: nonno e il mio compagno, fiero anche lui di raccontare vicende della caserma, di quando fece la leva ad Aosta città “immersa negli Alpini” quindi… Ringrazio il Gruppo Alpini di Cuorgnè per avermi voluto regalare questo compito importante espero di non deluderli e di essere all’altezza in questo 2016. Sarà un anno importante per il gruppo che compie 87, e oltre ai mille festeggiamenti per la fraternità alpina durante la quale si ricorderanno i 100 anni dalla morte del Generale Perucchetti, inventore delle truppe alpine e tanto altro…quindi grazie di cuore ai miei alpini e ….W gli Alpini!»

 

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