CANAVESE – Il Governo nel Consiglio dei Ministri straordinario ha risolto il nodo dell’Imu agricola montana fissando nuovi criteri per il pagamento con esenzione totale per 3456 comuni (prima erano 1498) e parziale per 655.
La soluzione dopo l’incontro stamane tra il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e il ministro dell’agricoltura Maurizio Martina.
“Bene ha fatto il Governo a rivedere e correggere il regime fiscale sui terreni agricoli, accogliendo
le richieste di tanti sindaci e dell’Anci”. Con queste parole il presidente dell’Anci, Piero Fassino, ha espresso soddisfazione per le decisioni approvate oggi dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro Martina.
“I nuovi criteri adottati e le molte esenzioni previste – ha spiegato il numero uno dell’Anci – e vengono infatti incontro all’esigenza di non penalizzare i terreni montani e le loro attività agricole, e determinano una significativa riduzione della platea dei Comuni e dei contribuenti interessati”.
“Auspichiamo che dopo la scadenza del pagamento si verifichi con attenzione il gettito effettivo, e in conseguenza si riequilibri la riduzione di risorse già operata sui Comuni”, ha concluso Fassino.
Per chi dovrà pagare l’Imu agricola, non rientrando nei parametri di esenzione, il termine di pagamento è stato posticipato al 10 febbraio. Lo comunica il ministero delle politiche agricole, rendendo noto quanto determinato in Consiglio dei Ministri in base al decreto legge che rivede i criteri per l’Imu sui terreni agricoli relativi al 2014, con l’applicazione dei criteri di montanità elaborati dall’Istat.
“Abbiamo lavorato per una soluzione definitiva e strutturale della vicenda Imu sui terreni montani. Con il decreto di oggi abbiamo risolto i problemi amministrativi sopravvenuti e tutelato ancora di più coloro che vivono di agricoltura nei territori rurali”. Lo afferma il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina.
Con la reintroduzione dei parametri di montanità dell’Istat, saranno esenti quindi tutti i comuni montani e, nei comuni parzialmente montani, vengono esentati tutti i terreni di proprietà o in affitto a imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti. Con i nuovi criteri 3546 comuni saranno totalmente esenti e 655 parzialmente esenti.
AGGIORNAMENTO – Il comunicato del consiglio dei ministri che illustra il decreto legge contenente misure urgenti in materia di esenzione Imu “che va a ridefinire i parametri precedentemente fissati, ampliandone la platea”, sottolinea come i criteri espressi si applichino all’anno in corso, 2015, e anche all’anno di imposta 2014 che era proprio la richiesta maggiormente sollecitata dal mondo agricolo in vista della scadenza del pagamento della tassa prevista lunedì prossimo e dai politici che sostenevano la richiesta.
Per l’anno 2014 non è comunque dovuta l’Imu per quei terreni che erano esenti in virtù del decreto interministeriale che aveva introdotto il 28 novembre scorso i contestati parametri altimetrici e che invece risultassero imponibili per effetto del ritorno ai parametri Istat.
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