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MAPPANO – “Comitato per la costituzione di Mappano Comune”: lettera aperta

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MAPPANO – Il “Comitato per la costituzione di Mappano Comune” ha reso noto, inviandola ai media e pubblicandola sui Social Network, una lettera aperta, che qui pubblichiamo integralmente:

“Con questa lettera vogliamo rispondere alle accuse ricevute nei giorni scorsi e rilanciare le iniziative per difendere l’autonomia del Comune di Mappano, bloccata dal 2013 a causa dell’accanimento giudiziario attuato da parte dell’amministrazione del Comune di Settimo Torinese.

Le accuse da noi ricevute sono state la conseguenza di aver pubblicamente denunciato l’esito delle votazioni del 28 novembre e del 29 dicembre delle maggioranze dei Comuni di Borgaro e Caselle, che hanno bocciato la richiesta di una soluzione di mediazione con il Comune di Settimo.
L’elezione del nuovo Consiglio degli Organizzatori-Rappresentanti e del Presidente del “Comitato per la Costituzione di Mappano Comune” è avvenuta con assemblea regolarmente convocata a norma di statuto il 17 ottobre 2014, tanto che la rappresentanza in giudizio del Presidente è stata validata anche dal TAR. Mettere in discussione la legittimità del consiglio o della figura del Presidente non giova certo alla causa di Mappano Comune.
L’Assemblea del Comitato riunitasi il 17 ottobre 2014, ha dato al suo presidente il mandato di resistere in giudizio presso il TAR e di cercare di uscire dal contenzioso. La rinuncia del Comune di Settimo sarebbe senza dubbio la soluzione migliore per tutti, infatti permetterebbe di sbloccare la vita amministrativa di Mappano e di sedersi attorno ad un tavolo dove non ci sarebbero vincitori e vinti, ma solo due comunità riconciliate. La continuazione del contenzioso pone invece in contrapposizione frontale gli interessi della comunità di Mappano con chi governa gli altri Comuni. In che direzione si vuole andare? Riteniamo che non sia troppo tardi per chiedere insieme con forza la rinuncia al ricorso da parte del Comune di Settimo, ma è necessario farlo subito, prima dell’udienza del 19 febbraio 2015.

La legittimità del riconoscimento dell’autonomia di Mappano affonda le sue radici in un movimento che è iniziato decenni fa, di cui ci siamo fatti interpreti e con determinazione ne abbiamo proseguito le istanze. In tanti anni di alterne vicende è difficile parlare di “fughe in avanti”, ma avanti bisognava andare e così è stato. Abbiamo favorito e fortemente sostenuto l’approvazione di 2 leggi regionali nel 2009, una nel 2010 e nel 2013 l’ultima è stata il coronamento del nostro lavoro: l’Istituzione del Comune di Mappano con la legge 1 del 2013! La misura della rappresentatività del nostro Comitato sono 2000 aderenti dal 2001, quasi 6000 firme raccolte nel 2008, 2000 persone in piazza il 15 novembre 2009, quasi 5000 Sì al Referendum dell’11 novembre 2012, la quasi unanimità del Consiglio Regionale nell’approvazione della Legge 1/2013, due pronunce a noi favorevoli della Corte Costituzionale e una del Consiglio di Stato. Se permanessero problemi sui confini o di altro genere (che al momento ci sembrano più un pretesto) potrebbero essere affrontati con i diretti interessati e con un intervento regionale di revisione delle circoscrizioni comunali. Era possibile in passato, ma è possibile anche in futuro, sentite le popolazioni interessate.

Non desideriamo fare “terra bruciata” attorno a noi, anzi quello che cerchiamo è proprio una maggior collaborazione con le amministrazioni dei Comuni confinanti, ma non possiamo nemmeno tacere se vengono calpestati i nostri diritti, sanciti dalla legge regionale e dalle sentenze della Suprema Corte. Noi abbiamo sempre detto che in caso di rinuncia al ricorso ci saremmo seduti attorno ad un tavolo per collaborare, anche con la supervisione della Regione, e resteremo disponibili in questo senso fino all’udienza. Diversamente continueremo per la nostra strada, fino a veder riconosciute, per l’ennesima volta, le nostre ragioni.

In un giudizio i giudici sentono le parti, che hanno diritto di difendersi, perché lo prevede la legge e lo prevede la costituzione. Noi mappanesi, quando la nostra esistenza come comune autonomo è stata rimessa in discussione, non potevamo restare in silenzio ad aspettare che piovesse un giudizio dall’alto. Noi abbiamo fiducia nelle istituzioni, ma senza la nostra iniziativa oggi non ci sarebbe nessun Comune da difendere. Non possiamo stare placidamente ad attendere gli eventi, vogliamo e dobbiamo essere costruttori del nostro futuro e riteniamo che chi ha la responsabilità di un mandato elettorale debba fare altrettanto.

L’unità non è scontata, ma è frutto di obiettivi comuni, noi oggi abbiamo come obiettivo immediato di raggiungere l’agibilità amministrativa del nostro Comune, di chiudere per sempre questa guerra giudiziaria e di poter cominciare a costruire il nostro dignitoso futuro di comunità. Per riproporre una collaborazione nelle prossime settimane incontreremo gli amministratori dei comuni confinanti con Mappano per valutare le possibilità di collaborazione e organizzeremo un’assemblea del Comitato prima dell’udienza del 19 febbraio per informare i cittadini e realtà associative di Mappano e per chiedere la loro collaborazione.
Noi ci siamo, e voi?”

Il Consiglio degli Organizzatori-Rappresentanti del
“Comitato per la Costituzione di Mappano Comune”
Francesco Grassi – Presidente
Marco Bongi – Vicepresidente
Paola Borsello – Vicepresidente
Ercole Carpanetto – Segretario
Davide Battaglia – Tesoriere
Maurizio Ballisai – Consigliere
Alessandro Matera – Consigliere
Stefano Morreale – Consigliere

 

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