PRASCORSANO – È nato il nebbiolo Canavese. Inaugurato ieri sera a Prascorsano il prodotto dei vitigni coltivati dall’Associazione A.R.A. (Agrituristica Recupero Ambientale).
Si tratta della conclusione di un progetto partito oltre cinque anni fa, quando un gruppo di amici diedero vita al sodalizio, che impiantò un nuovo vigneto in un terreno reso disponibile con vigne ormai morte, grazie alla collaborazione con la Comunità Montana Alto Canavese.
Il vitigno impiantato è quasi completamente(l’85%) di nebbiolo e per una parte minoritaria (il 15%) di chatus. Ventisei volontari hanno lavorato, investendo tempo e denaro, per ottenere questo risultato (con la collaborazione di Loris Caretto), al momento ancora esiguo (350 bottiglie), poiché il vitigno non è ancora stato interamente sfruttato, ma che hanno comunque ottenuto la denominazione doc.
Guarda il servizio con l’intervista al Sindaco Pietro Rolando Perino (ex Presidente A.R.A.) e al Presidente dell’Associazione Luca Gecco.
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