VERCELLI – Trasformare l’acqua radioattiva, o contaminata da ogni tipo di rifiuto, in acqua purissima: si può.
È stato trovato un sistema, attualmente in fase di test a cura di un’equipe formata da alcuni ricercatori tra cui un ingegnere di Padova, Adriano Marin, e un chimico dell’università di Pavia, Massimo Oddone, che stanno sperimentando la macchina innovativa nel sito nucleare di Saluggia (Vercelli).
Il congegno si chiama ‘Wow’, che sta per ‘Wonderful water’: si tratta di un separatore di molecole che elimina ogni batterio, virus, parassita e ogni tipo di contaminazione, tra cui quella da radiazioni.
L’idea, tutta italiana e brevettata, è nata quasi per caso nel 2005, mentre Oddone stava trafficando nel garage di casa; ed è tuttora in via di sperimentazione nel sito Avogadro di Saluggia, dove è in corso un test con una macchina ‘Wow’ a larga scala.
Le applicazioni di questa invenzione, se i test dovessero risultare positivi, sarebbero numerose: dalla potabilizzazione delle falde acquifere nel Terzo mondo fino alla “pulizia” delle acque contaminate di Fukushima, sito nucleare giapponese colpito nel 2011 da uno spaventoso tsunami. ‘Wow’ è in grado infatti di ridurre di 7.500 volte la concentrazione di cesio da un liquido radioattivo grazie ad uno specifico processo di evaporazione, restituendo acqua purissima.
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