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TORTONA (AL) – Questa mattina a Tortona, in provincia di Alessandria, un uomo, ha ucciso la sorella sparandole con il fucile.
L’uomo un 73 enne, Michele Garrone, ha fatto fuoco mentre la sorella Carla, 69 enne, si accingeva a uscire con la sua macchina dal garage. Dopo aver sparato, ha chiamato i Carabinieri ed ha atteso l’arrivo delle forze dell’ordine per farsi arrestare. Dai primi accertamenti, dietro la tragedia ci sarebbero motivazioni di carattere personale e famigliari riguardanti questioni di eredità.
AGGIORNAMENTO – Lui, 73 anni, agricoltore. Lei, 69 anni, maestra in pensione. Fratello e sorella. Coloro che a Tortona li conoscevano raccontano che, nonostante vivessero da una vita uno di fronte all’altra in due case di loro proprietà, quei due anziani fratelli “litigavano sempre, da una vita”. E’ per questo che oggi il contadino Michele Garrone ha deciso di chiudere definitivamente quell’ esasperante, infinito litigio: quando ha visto la sorella Carla, 69 anni, uscire di casa, è uscito a sua volta e le ha sparato quattro colpi di fucile. Poi è rientrato, ha appoggiato il fucile da caccia sulla cassapanca dell’ingresso e ha chiamato i carabinieri: “Venite, ho giustiziato mia sorella”. E’ questo il dramma familiare che si è consumato oggi tra i campi alle porte di Tortona. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, l’ omicidio è avvenuto nel cortile che separa le due case in cui i fratelli Garrone vivevano da sempre, ognuno nella propria. E’ una zona collinare e isolata, circondata da campi di granoturco e qualche filare d’uva. Michele Garrone viveva solo in quella casa di campagna, come sola viveva sua sorella nella casa di fronte. Lui questa mattina era affacciato alla finestra quando ha visto che la sorella Carla stava uscendo di casa. La donna aveva appena aperto la porta del garage per portare fuori la sua Opel Corsa rossa. Voleva andare in città. Così lui ha preso il suo fucile da caccia e si è precipitato in cortile. La sorella non lo ha neanche degnato di uno sguardo: si è girata per chiudere la porta di ferro del garage e lui ha fatto fuoco. Due colpi alla schiena, e altri due al petto quando lei, cadendo, si è girata verso di lui. Poi, ancora col fucile in mano, è rientrato in casa, ha appoggiato l’arma su una cassapanca e ha chiamato i carabinieri: “Venite, ho giustiziato mia sorella”. E’ tornato in cortile e ha atteso. Quando i carabinieri sono arrivati, lo hanno trovato lì, accanto al corpo dell’odiata sorella. Morta. Secondo quanto riferito da alcuni conoscenti, pare che i due litigassero “da sempre”. Una recente questione di eredità aveva ulteriormente peggiorato il loro pessimo rapporto. Lui contadino. Lei, maestra. Il contadino questa mattina ha deciso di farla finita una volta per tutte.
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