TORINO – Una ventina di ordinanze di custodia cautelare in carcere, su disposizione della Procura Distrettuale Antimafia di Torino.
In un’ operazione del Ros a carico di persone accusate di far parte di un sodalizio di matrice ‘ndranghetista infiltrato nel tessuto economico della provincia di Torino, in particolare negli appalti pubblici. Nell’inchiesta ci sarebbe anche un tentativo di infiltrazione nella filiera appalti Tav, che non ha avuto successo. Le accuse associazione di tipo mafioso, estorsione, usura e traffico illecito di rifiuti. Eseguito anche un sequestro preventivo di società e beni per un valore di 15mln di euro.
AGGIORNAMENTO – Ci sono anche il subappalto per i lavori di ristrutturazione della galleria Prapontin, sull’autostrada A32 Torino-Bardonecchia, le opere di pulizia e sgombero neve della stessa arteria autostradale e dell’aeroporto torinese di Caselle tra le ingenti commesse ottenute dalla cosca ‘ndranghetista sgominata dai carabinieri del Ros. Secondo quanto si apprende, il sodalizio mafioso colpito dall’operazione ‘San Michele’ (chiamata così dal nome del bar di Volpiano dove si ritrovavano), era attiva in diversi settori imprenditoriali, tra cui la gestione di attività commerciali e della distribuzione alimentare, di lavori pubblici e privati, di gestione di servizi per Amministrazioni pubbliche e società private, tra i quali appunto la manutenzione stradale e lo smaltimento dei rifiuti.
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