CHIVASSO – Oggi a Chivasso, alla sede di Equitalia, è scattato un allarme bomba.
Appesa alla maniglia di una porta d’ingresso c’era una bomba a mano ancora in grado di essere utilizzata, nascosta in un sacchetto. Ad accertarlo, dopo l’allarme dato dagli impiegati, sono stati gli artificieri del comando provinciale di Torino dei Carabinieri. Nel sacchetto non è stato trovato alcun biglietto né, almeno finora, sono arrivate rivendicazioni. Ma l’allarme sale nuovamente dopo la lunga scia di intimidazioni ed allarmi che aveva caratterizzato i primi mesi del 2012 in Piemonte. In quel periodo numerose sedi di Equitalia erano state prese di mira in Piemonte, in capoluoghi di provincia e Comuni più piccoli.
I senatori del Pd eletti in Piemonte, i primi a commentare l’ordigno trovato a Chivasso, invitano non solo a “condannare”, ma anche e soprattutto a “non sottovalutare” un “fatto grave ed inquietante, anche come spia delle tensioni sociali presenti nel Paese”.
A scoprire l’involucro sospetto, questa mattina, sono stati alcuni impiegati della società di riscossione, negli uffici dell’agenzia in via Aldo Moro 47, un palazzo di recente costruzione in un quartiere poco distante dalla stazione ferroviaria di Chivasso.
Alla maniglia di una porta a vetri esterna hanno notato un sacchetto in carta natalizia, con il marchio di una catena di profumerie. Dall’involucro usciva un cavo elettrico, collegato all’ordigno.
La bomba era racchiusa in un contenitore in plastica, avvolto in un sacchetto in nylon, con caratteri alfanumerici “riconducibili all’est Europa”.
Gli artificieri dell’Arma hanno poi accertato che si trattava di una bomba a mano modello M75, di provenienza dai paesi dell’ex Jugoslavia, “completa di spoletta, in buono stato d’uso, efficiente in sicurezza”.
L’area attorno agli uffici di Equitalia è stata transennata, gli uffici fatti sgomberare, fino a quando la bomba non è stata portata via ed è stato appurato che l’allarme era cessato.
L’ordigno è stato rimosso dagli artificieri che l’hanno fatto brillare in una cava di Montanaro.
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