TORINO – Durante la discussione che si è sviluppata a fine luglio in Consiglio Provinciale sui disegni di legge governativi relativi alle Province, è giunta da parte di tutti i gruppi politici una critica radicale all’attuale legge elettorale.
“Mi compiaccio molto della posizione del Consiglio, che si è trovato unito per chiedere a gran voce l’abolizione del Porcellum” commenta il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta.
“Come ho già avuto modo di affermare in passato, il Porcellum non solo ha cancellato il diritto dei cittadini di scegliere, lasciando ai partiti la decisione di nominare chi entrerà in Parlamento, ma ha anche di fatto interrotto il legame tra senatori e deputati e territori, dando il via a un nuovo centralismo autoritario a tutto danno del principio di autogoverno delle autonomie locali”.
Saitta sottolinea come “una nuova legge elettorale obbligherebbe i parlamentari a girare la testa verso i territori di provenienza e ad avviare una nuova fase politica capace di rappresentare meglio i problemi del nostro paese, invertendo le attuali politiche centralistiche che, oltre a non produrre risultati sul piano economico, stanno costringendo gli amministratori locali a fare i commissari liquidati delle loro amministrazioni”. Conclude il presidente della Provincia: “Non può esistere un futuro migliore con amministratori locali demotivati e parlamentari, ministri e sottosegretari senza consenso”.
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