VENARIA REALE – Bandiere listate a lutto a Venaria Reale, la città ancora incredula piange Andrea Vittone, 49 anni, una delle 39 vittime del immane tragedia che ha colpito Genova.
Andrea era appena tornato dal viaggio di nozze, era felice assieme alla sua amata Claudia Possetti 48 anni e ai figli di lei: Camilla di 12 e Manuele Bellasio 16 anni.
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“Avevano fatto un bellissimo giro da San Francisco alla California – racconta tra le lacrime Denise la sorella maggiore – erano felicissimi per questo viaggio e ora è impensabile che per colpa di un ponte costruito solo 51 anni fa, Andrea e la sua famiglia non ci siano più “.
Al quinto piano di una palazzina in piazza Cavour è un via vai di persone che portano conforto alle due donne. “Andrea mi chiamava tutti i giorni per sapere come stavo – racconta la mamma Umbertina mentre ci mostra la bomboniera in bella vista – “hai preso le medicine”, mi ricordava sempre con quel bel sorriso sulle labbra che ora non rivedrò mai più. Era passato a prendere Stellina la loro cagnolina che aveva lasciato a casa nostra prima del viaggio di nozze, mi ha abbracciato era felicissimo con la sua nuova famiglia e mi ha detto che avevano deciso prima di iniziare a lavorare di passare qualche giorno a Genova dove il padre Franco gli aveva lasciato le chiavi dell’alloggio a Sestri Levante” .
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Ma purtroppo il loro viaggio da Pinerolo si è fermato sul ponte Morandi a bordo della loro Golf nera. “Quando abbiamo sentito che le televisioni davano la notizia del crollo abbiamo cercato di metterci in contatto con loro, ma i telefoni squillavano a vuoto, senza nessuna risposta. Attendevamo una risposta. Denise alle 13,04 ha inviato un ultimo messaggio a Claudia chiedendo se fosse tutto a posto, ma purtroppo dentro di noi sapevamo già che fosse successo qualcosa e mia figlia ha raggiunto Genova dove le è stata confermata la tragica notizia “.
Andrea era molto conosciuto a Venaria: “Da piccoli eravamo sempre assieme a giocare in piazza – ricorda Moreno Grivet – Andrea era uno sportivo, amava il calcetto, il basket, era un ragazzo solare ci mancherà”.
Andrea non solo amava lo sport ma la sua passione era la fotografia: “La casa a Pinerolo è tappezzata di sue foto; era appassionato e così anche la piccola Camilla, che, nonostante non fosse sua figlia, condivideva lo stesso hobby. Erano molto uniti, appena entrava a casa mi immortalava con le foto – afferma la mamma, Umbertina, una vita passata alla Snia Viscosa e sfoglia le foto che ritraggono Andrea da piccolo fino alle ultime quelle del 80esimo compleanno e del matrimonio – assieme alla sorella mi avevano fatto una festa a sorpresa per i miei 80 anni, i due avevano caratteri opposti ma erano tanto uniti, e qua – mostra le ultime foto, quelle del matrimonio – era cosi felice assieme alla sua Claudia – i due si erano conosciuti a Cavour alla Cmc, azienda che produce stampi per materie plastiche – solo tre settimane fa stavamo festeggiando il loro matrimonio, non mi capacito”.
Sabato alle 13,30, mentre a Genova si svolgeranno i funerali solenni, Andrea Vittone e la sua famiglia faranno sosta sul sagrato della San Lorenzo a Venaria per ricevere da don Danilo Piras la benedizione nella città dove è nato e cresciuto per poi proseguire l’ultimo viaggio verso Pinerolo dove il Vescovo. in forma strettamente privata, per volere della famiglia, celebrerà i funerali.
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“Nessuno potrà più restituirci mio fratello, mia cognata e le due piccole creature – commenta Denise che sabato mattina andrà a prendere il fratello a Genova per fare con lui l’ultimo viaggio fino a Venaria Reale – in Italia purtroppo non cambierà mai nulla, oggi è il giorno del dolore, della disperazione, dei funerali solenni, ma poi si ricomincerà come se nulla fosse accaduto, chissà quanti ponti dovranno ancora crollare e quanti morti dovremmo ancora piangere prima che qualcuno si svegli. Ora si incolpano uno con l’altro e poi non fanno nulla. Dico basta a queste morti assurde, basta alle negligenze è ora di fare qualcosa e vogliamo sia fatta giustizia”. Denise il 19 agosto festeggerà il suo compleanno senza l’amato fratello portato via da una tragedia spaventosa e assurda.
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