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NOMAGLIO – Delegazione tedesca giunta per ricordare Guido Busca e Marius Baud

Nell'ambito di un progetto di storia transfrontaliero franco-tedesco "Tracce dimenticate"

NOMAGLIO – Nomaglio ha accolto una delegazione tedesca composta da due professori, Cristina Frischholz e Martin Kohler, e da due studenti, Nazanin Arabzadeh e Yaron Altmeyer, della scuola secondaria di Eberbach, che hanno trascorso alcuni giorni in paese per ricordare Guido Busca, nato nel 1904 a Nomaglio e morto nel 1944 nel campo di concentramento di Neckargerach.

Nell’ambito di un progetto di storia transfrontaliero franco-tedesco “Tracce dimenticate”, gli studenti della scuola secondaria di Eberbach e i loro partner del Lycée de la Versoie di Thonon les-Bains e del Lycée Anna de Noailles di Évian-les-Bains hanno ripercorso le vite quasi dimenticate di due combattenti della resistenza francese.

Guido Busca e Marius Baud, entrambi componenti della resistenza della Savoia, furono vittime del terrore nazista nel sottocampo di Neckargerach nel 1944. Il loro destino, a lungo documentato solo in frammenti, è stato riportato alla luce grazie al lavoro dedicato dei giovani. “Il progetto- dice il Professore Martin Kohler- dimostra che vale la pena di rendere nuovamente visibili tracce dimenticate, non solo per amore del passato, ma anche come missione per il presente e il futuro. Il progetto offre un importante contributo all’educazione storica e allo scambio internazionale di giovani. Promuove la comprensione dei pericoli dei sistemi autoritari e allo stesso tempo rafforza l’amicizia transfrontaliera a livello scolastico.”

E’ stato proprio il Professor Kohler a contattare il Sindaco di Nomaglio, Ellade Peller, nel mese di maggio per avere informazioni utili alle ricerche, sottolineando che servivano per un percorso didattico sulla pace; Ellade Peller non ha avuto esitazioni: “Molto volentieri aderisco alla richiesta- ha risposto­ per sostenere un progetto scolastico sulla pace, di cui, in questo momento storico, sentiamo un forte bisogno”.

Il Sindaco inoltre conosceva l’interesse del nipote di Guido, Ferdinando Busca, sulle sorti dello zio di cui sapeva solo della morte avvenuta in campo di concentramento. Professori e studenti hanno presentato il progetto “Tracce dimenticate” e la loro ricerca in un incontro pubblico che si è tenuto presso la sala Santa Marta a Nomaglio.

Va evidenziato che il progetto si svolge al di fuori dell’orario d’obbligo scolastico e che i ragazzi vi partecipano volontariamente e con entusiasmo: alla domanda quale sia la motivazione che li sprona, Nazanin ha risposto che è stimolante e gratificante fare ricerche e con le ricerche contribuire alla ricostruzione della storia di una persona e, attraverso di essa, alla ricostruzione della Storia. Yaron ha sottolineato che è fondamentale conoscere la storia del passato, attraverso la storia delle persone, per comprendere il presente che stiamo vivendo.

I professori hanno anche evidenziato l’importanza nella scuola del metodo della ricercazione che rende protagonisti attivi i ragazzi, mentre la lezione frontale li vede passivi ascoltatori.

L’incontro ha permesso di mettere insieme i tasselli della vita di Guido Busca, alcuni sconosciuti ai parenti ed altri sconosciuti ai ricercatori. È stata un’occasione per conoscere ed accogliere ospiti speciali che arrivano da lontano ed è stata un’occasione per riflettere, per richiamare alla memoria, per capire, per percorrere insieme il cammino della pace.

Il progetto proseguirà in questo anno scolastico con la predisposizione della mostra che sarà presentata a Nomaglio la prossima estate, poi farà tappa in Francia e infine arriverà a Eberbach in Germania, seguendo le orme di Guido Busca.

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