martedì 7 Ottobre 2025
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BOSCONERO –  “Il Giorno Più Lungo: Bosconero Ricorda” (FOTO)

Hanno preso parte alla commemorazione i rappresentanti di tutte le associazioni locali con i labari e gagliardetti e gli studenti

BOSCONERO – Ieri, lunedì 6 ottobre 2025, si è tenuta una cerimonia commemorativa sull’Eccidio che ha colpito la comunità durante la Seconda Guerra Mondiale. Hanno preso parte alla commemorazione i rappresentanti di tutte le associazioni locali con i labari e gagliardetti nei giardini della stazione; gli studenti di quarta e quinta primaria, oltre alla secondaria di primo grado. Erano presenti anche i priori Marianna Demarchi e Sergio Tarro Lucia.

Questa è stata l’orazione ufficiale del sindaco Paola Forneris: “È bello che voi possiate ricevere la testimonianza, che mi hanno trasmesso, e portare avanti questa tradizione. Sono passati ottant’anni delle giornate che ci accingiamo a ricordare, il 5 ottobre 1944. Dopo la Seconda Guerra Mondiale si è teso un velo di silenzio anche per proteggere i responsabili di questi gesti crudeli. Ma se è stato dimenticato dalla memoria collettiva, così non è stato per i testimoni diretti. Proprio le ferite interiori li hanno spinti a raccontare quelle giornate. Un mese dopo il mitragliamento, Bosconero visse “Il Giorno Più Lungo”. Talmente forte da dedicare una pubblicazione curata di bosconeresi Giuseppe Beltramo, Bella Florens e Guglielmo Guretto. Persone che, con dovizia di particolare, hanno raccolto le testimonianze.  Sono grata a ciascuno di voi perché, con la sola presenza, contribuite a tenere viva la memoria. Ringrazio il parroco don Mario Viano, presente stamattina, anche a memoria dei sacerdoti che in quegli anni hanno appoggiato i civili”.

Ma cosa avvenne a Bosconero nel 1944? Il primo evento risale al 9 settembre quando avvenne una delle più grandi stragi civili compiute in questa zona del Canavese. Il mitragliamento accadde nei dintorni della stazione ferroviaria, contro un treno della Canavesana carico di passeggeri, registrando morti e feriti, tra cui bambini. Il 5 ottobre, invece, è passato alla storia come il “Giorno più Lungo” a cui è stato anche dedicato un libro. La piazza venne invasa da camionette e autoblindo in mattinata. Tutti gli uomini vennero incolonnati dai nazisti e fatti incamminare verso il cimitero dove restarono per delle ore. Un giovane morto, uno ferito e altri quattro condotti in prigione a Rivarolo.

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