VOLPIANO – Sabato 16 agosto 2025 si è rinnovata la tradizione con la festa di San Rocco a Volpiano.
Nel 1683 la comunità volpianese, che contava allora poco più di un migliaio di abitanti, decise di ricostruire una vecchia cappella, di cui si ha memoria sin dal 1483, per propiziarsi San Rocco protettore della peste, in occasione di una delle tante epidemie di pestilenza di quegli anni. All’interno si trovano 5 dipinti di grandi dimensioni: quello sopra l’altare maggiore (cm. 280×195 circa) è chiamato “La Madonna dei Santi” e contiene raffigurazioni di San Rocco e San Sebastiano. Gli altri quattro quadri si trovano in coincidenza dei altari laterali e rappresentano Madonna, S. Rocco e S. Cristoforo – Mandonna e S. Antonio – Madonna e S. Eusebio – Esaltazione della Croce. Ad essi va aggiunto un quadro più piccolo rappresentante S. Carlo Borromeo. Si trova, altresì, un pregevole grande crocifisso risalente presumibilmente al 1600. Il 14 agosto 1996 venne portata a completamento la costruzione di un organo.
La figura di San Rocco, il popolare guaritore degli appestati nel Trecento, è avvolta nel mistero. Le notizie sulla sua vita sono incerte ed i pochi concreti dati della biografia si mescolano ad episodi leggendari. Nato a Montpellier forse intorno al 1345/1350 e rimasto presto orfano, Rocco distribuisce i suoi beni ai poveri e parte in pellegrinaggio per Roma. Giunto ad Acquapendente (vicino a Viterbo), si ferma per assistere i malati di peste in un ospedale, rivelando eccezionali capacità taumaturgiche. Si reca in varie altre città per svolgervi lo stesso servizio caritativo ed a Roma incontra il Papa. A Piacenza, sulla via del ritorno, subisce il contagio della peste. Dopo la guarigione a Voghera viene arrestato per sospetto spionaggio. Resta in prigione fino alla morte avvenuta, secondo la tradizione, il 16 agosto quasi certamente tra il 1376 ed il 1379.
A partire dalla prima metà del XV secolo il culto di San Rocco si diffonde in tutta Europa e sorgono in suo onore numerose confraternite, ospedali, chiese. Alle 10,30 si è tenuta la Santa Messa officiata per l’ultima volta da Don Marco Ghiazza, che a settembre cambierà parrocchia, con la presenza tutte le associazioni volpianesi con i loro labari, il Sindaco Giovanni Panichelli, la Vice Sindaco Irene Berardo e l’assessore volpianese Luca Ferrero. Proprio il primo cittadino Giovanni Panichelli afferma: “È per tutti noi volpianesi un appuramento molto sentito e molto partecipato. Questo è un evento che Volpiano tiene molto e anche io ho interrotto per qualche ora le mie vacanze per tornare nel nostro paese e prendere parte a questa funzione. Faccio i miei complimenti a tutta l’associazione che anche in questi 2025 ha organizzato impeccabilmente questo evento”.




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