POESIA – “Ho scritto questa poesia per dare voce a chi viene ridotto al silenzio.” Spiega Yuleisy Cruz Lezcano, poetessa e autrice impegnata da anni nel dare voce, attraverso la poesia, a chi spesso rimane invisibile nella nostra società.
Yuleisy Cruz Lezcano ha scritto una poesia intitolata “Carne viva” (e l’ha inviata alla nostra redazione) in seguito al fatto di cronaca avvenuto a Ciriè, dove un operaio è stato abbandonato nelle campagne, ferito, in seguito ad un incidente avvenuto nel cantiere edile dove stava lavorando non in regola.
“Per raccontare, attraverso simboli e immagini, la violenza nascosta che si consuma ogni giorno nei luoghi invisibili del lavoro nero, – spiega la poetessa – dove l’essere umano smette di essere persona e diventa funzione, oggetto, ingranaggio sacrificabile. La vicenda dell’operaio rumeno abbandonato in un prato, ferito e senza soccorso, non è solo un fatto di cronaca: è il riflesso di una realtà più ampia e profonda, in cui il valore della vita viene subordinato alla convenienza,in cui lo sfruttamento si ammanta di normalità e il dolore altrui viene nascosto sotto l’erba. Con “Carne viva” ho voluto usare il linguaggio simbolista per scavare oltre la superficie dei fatti, per mostrare la verità emotiva e spirituale di una ferita collettiva.”
Carne viva
Ciò che si dovrebbe capire
non è il silenzio dei ferri,
ma l’urlo che trattengono,
il tremore della vite
quando stringe troppo forte,
non è la caduta,
ma chi guarda un uomo cadere
e pensa al fastidio
di dover spiegare.
Un uomo è caduto
ma non è morto,
l’hanno lasciato
come si lascia un sacco bucato,
come si lascia un cane
che non serve più a sorvegliare,
con la polvere addosso
come un vestito ereditato,
un uomo è stato abbandonato
in una pozza di sangue
e sudore rappreso
che non commuove nessuno.
Un uomo è caduto
e gli hanno tolto la divisa del giorno
per cucirgli addosso
quella dell’invisibilità.
Un uomo è caduto
e non ha importanza
se respira ancora,
se in quel respiro c’è il grido
di tutti gli altri che non hanno voce.
Nel suo petto rotto
batte il cuore intero
d’un mondo che ha dimenticato
di essere umano.
BIOGRAFIA DI YULEISY CRUZ LEZCANO
Yuleisy Cruz Lezcano è una poetessa, scrittrice, attivista e professionista della salute, nata a Cuba e residente a Marzabotto, in provincia di Bologna. Laureata in Scienze Biologiche e successivamente in Scienze Infermieristiche e Ostetriche presso l’Università di Bologna, ha saputo coniugare una solida formazione scientifica con una profonda sensibilità umanistica. Attualmente frequenta un master universitario di secondo livello in Gestione della violenza in ambito sociale, sanitario ed educativo, un percorso che riflette il suo impegno attivo sul campo, testimoniato da progetti educativi itineranti finalizzati alla prevenzione della violenza sulle donne e alla promozione del rispetto e della consapevolezza emotiva.
Autrice di diciotto libri, alcuni pubblicati in edizione bilingue (italiano/spagnolo e spagnolo/portoghese), ha ottenuto riconoscimenti in numerosi premi letterari nazionali e internazionali. La sua scrittura si muove lungo le traiettorie del traslinguismo, del bilinguismo, della memoria diasporica e dell’identità migrante, temi centrali nella sua poetica e nel suo percorso di ricerca interculturale. Il suo ultimo libro, Di un’altra voce sarà la paura (Leonida Edizioni, 2024), è stato candidato al Premio Strega, selezionato per il Salone Internazionale del Libro di Torino 2024 e presentato in contesti istituzionali e mediatici di rilievo, tra cui la Televisione di Stato della Repubblica di San Marino, Tele Granducato Toscana, l’ambasciata cubana a Roma, il Festival Libri nel Borgo Antico di Bisceglie e la trasmissione Street Talk di Andrea Villani, in onda su ventidue emittenti italiane. Il volume è anche il centro di un progetto formativo itinerante proposto in scuole, comuni e associazioni, che unisce letteratura e educazione civica.
Collabora con testate giornalistiche e riviste culturali come il Corriere Nazionale, Il Newyorkese, I love Italy News – Arte e Cultura, Masticadores, Almablog, Alessandria Today, Femminile e singolare, Arcipelago Milano, la rivista Odysseo, Nel Quotidiano News, il giornale Progetto-Radici, il blog Vento Adriatico e il Giornale Letterario del Premio Letterario Nabokov. Attraverso queste collaborazioni, la sua voce si fa interprete di una scrittura civile che intreccia poesia, denuncia sociale e riflessione umanistica, con particolare attenzione al mondo del lavoro, ai diritti delle donne e alla costruzione di relazioni autentiche ed equilibrate. È attivista impegnata nella denuncia degli infortuni sul lavoro e nella lotta contro ogni forma di violenza, con un’azione concreta che si estende anche al mondo della scuola. Ha ideato e condotto progetti culturali e laboratori educativi dedicati all’educazione affettiva ed emozionale, come Il laboratorio delle emozioni sul sentire, esperienze di caviardage poetico e percorsi di scrittura creativa e consapevole, con l’obiettivo di sviluppare empatia, ascolto e pensiero critico tra le giovani generazioni.
Nel 2024 è stata selezionata per partecipare al Festival Letterario di Venezia “La Palabra en el Mundo”, ha ricevuto il Gran Premio della Giuria al Premio Internazionale “Il Meleto di Guido Gozzano” e il Premio Ginevra allo Switzerland Literary Prize con il volume bilingue Doble acento para un naufragio, pubblicato da Edicões Fantasma in Portogallo. È stata giurata del Premio Internazionale La Estación del arte di Madrid e selezionata per il progetto Latilma, in collaborazione con l’Università di Roma. Nel 2023 ha preso parte a numerosi convegni e festival, tra cui “Poesia e migrazione” a Padova e il Festival Sudamericana a San Ginesio, ricevendo la menzione di merito al Premio Nosside e il Gran Premio della Giuria al Premio Ossi di Seppia. Ha curato performance poetico-teatrali come Intrecci: la fatica e il canto, presso il Museo Nazionale della Paglia a Signa, e ha partecipato a mostre poetico-pittoriche e festival internazionali in Messico, Tunisia e Spagna. Le sue poesie, tradotte in francese, inglese, spagnolo, portoghese e albanese, sono apparse in numerose riviste letterarie internazionali. È traduttrice letteraria dal e verso lo spagnolo e promuove attivamente la diffusione della poesia italiana in Spagna e America Latina, e viceversa. È giurata in vari premi letterari, tra cui Nabokov, Napoli Cultural Classic e Artebellariva, e membro d’onore del Festival della Poesia di Tozeur, in Tunisia. Ha rappresentato Cuba in importanti festival internazionali, tra cui Veracruz ciudad de los poetas, confermandosi come una delle voci poetiche più riconosciute della diaspora cubana in Europa.
Tra le sue pubblicazioni più significative si annoverano Di un’altra voce sarà la paura (Leonida Edizioni, 2024), Doble acento para un naufragio (Edições Fantasma, 2023), L’infanzia dell’erba (Melville Edizioni, 2021), Demamah: il signore del deserto (Monetti Editore, 2019), Inventario delle cose perdute (Leonida Edizioni, 2018), Fotogrammi di confine (Laura Capone Editore, 2017), Soffio di anime erranti (Prospettiva Editrice, 2017), Credibili incertezze (Leonida Edizioni, 2016), Due amanti noi (FusibiliaLibri, 2015), Tracce di semi sonori con i colori della vita (Centro Studi Tindari Patti, 2014) e Pensieri trasognati per un sogno (Centro Studi Tindari Patti, 2013). La sua opera continua a crescere e a radicarsi in un orizzonte poetico sempre più aperto al mondo, alla parola e al sentire profondo dell’umano.
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