domenica 10 Novembre 2024

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CASTELLAMONTE – Residenti di Filia denunciano le continue interruzioni di corrente elettrica: notevole danno

Un disservizio che non crea solo disagi, ma danni economici alle piccole attività delle frazioni che si impegnano per il rilancio del turismo

CASTELLAMONTE – I residenti di frazione Filia, frazione di Castellamonte, sono esasperati dalle continue interruzioni di corrente elettrica, e hanno inviato una nota ai media. La riportiamo qui integralmente.
“Da diversi mesi a Filia, una frazione del Comune di Castellamonte, avvengono improvvise e
prolungate interruzioni del servizio elettrico. Il fenomeno, già presente prima dell’evento
atmosferico estremo avvenuto il 12 luglio sul nostro territorio, si è intensificato in questi ultimi
mesi. Alcune volte le interruzioni di corrente sono dovute agli interventi programmati e Enel
distribuzione affigge i preventivi avvisi, spesso però la corrente manca improvvisamente per ore
fino, in qualche caso, ad alcuni giorni.


Un gruppo di abitanti della frazione ha deciso di rendere pubblico il disservizio, esponendo alcuni
spunti di riflessione.
Nel nostro territorio hanno investito dei privati per aprire delle piccole attività come ristoranti,
attività di ricezione turistica, allevamenti di api, soggiorni rivolti alle scuole e artigiani in campi
vari, che organizzano il loro lavoro partendo dal principio che i servizi di base essenziali, compresa
la corrente elettrica, siano garantiti. L’interruzione improvvisa della corrente per tempi prolungati
(anche solo alcune ore) provoca dei disagi e alcune volte delle ripercussioni economiche sulle
attività. E’ facile immaginare cosa succeda al cibo immagazzinato in un frigo di un ristorante in un
giorno estivo se l’elettrodomestico non funziona per molte ore, così come è immaginabile
l’imbarazzo di un gestore di un B&B che porta delle candele ai turisti stranieri perché questi
possano almeno illuminarsi. In questi casi tutti gli sforzi per il rilancio economico e turistico del
territorio (dei privati e della nostra Amministrazione), rischia di essere vanificato perché un luogo
senza la garanzia dei servizi di base non è ospitale.
Persino l’apicoltura, mestiere completamente a contatto con la natura, ha bisogno di elettricità in
alcune fasi operative.


Vogliamo inoltre evidenziare che molti lavoratori svolgono il lavoro da casa in smart working ma
questo non può essere garantito poiché computer e router per l’accesso al wifi, in assenza di
corrente, non funzionano. Difficile giustificare per troppe volte al datore di lavoro l’assenza dal
servizio online.
Non ultimi ci siamo noi cittadini. Alcuni di noi per avere l’acqua in casa utilizzano autoclavi che
senza corrente elettrica non funzionano. Quasi tutti utilizziamo stufe a pellet per riscaldare le case e
con l’avvicinarsi del freddo sono molte le preoccupazioni sulla garanzia del riscaldamento invernale
(memori anche dei precedenti mesi freddi passati senza stufe per molte ore per la mancanza di
corrente). E si potrebbe continuare con gli esempi.


Gli elettrodotti a bassa e media tensione passano spesso in zone boschive private i cui proprietari,
eredi dei terreni, a volte vivono altrove. L’abbandono dei boschi da parte dei privati e la mancata
manutenzione nello spazio di sei metri partendo dalla linea a carico di Enel, fa si che sempre più
spesso cadano alberi sui cavi interrompendo il servizio. Non riteniamo però che l’unica causa siano
gli eventi climatici estremi (come è più semplice e comodo dire), in quanto la situazione precedente
al 12 luglio era già molto critica e oggi basta un soffio di vento per causare ingenti danni.
La segnalazione ad Enel da parte di un cittadino che domandava ragguagli circa le ripetute
interruzioni di corrente e sugli sbalzi di tensione sulla linea, ha avuto come risposta […]
confermiamo che la nostra società è costantemente impegnata nel miglioramento della continuità e
qualità del servizio elettrico erogato con attività di monitoraggio ed interventi di manutenzione
degli impianti, tuttavia, riteniamo opportuno far presente che la fornitura di energia elettrica,
all’attuale stato della tecnica, non può essere totalmente esente da fenomeni di interruzione del
servizio e/o buchi di tensione derivanti da cause fisiologiche, imprevedibili e tecnicamente
ineliminabili da parte del distributore. Inoltre, fenomeni quali le differenze di densità di carico
lungo la rete di distribuzione, la struttura della rete elettrica ed il relativo assetto di esercizio, la
distribuzione dei vari carichi elettrici lungo le linee e la loro topografia possono influenzare il
livello di tensione della singola fornitura[…]


Su quanto risposto ci permettiamo di dissentire. E’ sufficiente percorrere alcuni tratti delle linee
elettriche nelle zone boschive per rendersi conto che non è in atto nessuna costante manutenzione. I
tecnici Enel intervengono in seguito alle nostre segnalazioni sulla interruzione del servizio (che ci
costa davvero fatica perché comunicare con il call center di Enel richiede molta pazienza), o in
seguito alla segnalazione di eventuali criticità. Questo non ha niente a che vedere con le costanti
manutenzioni citate, definiremmo piuttosto tale modalità “gestione emergenze”.
In merito invece alle oscillazioni di tensione rilevate quotidianamente in molte case della frazione,
vogliamo evidenziare due importanti ripercussioni. Gli impianti fotovoltaici privati hanno
nell’inverter un sistema di protezione impostato secondo i valori di tensione stabiliti nella norma
CEI 8-6/1998-04, che sono gli stessi che deve garantire Enel all’interno delle case, ovvero 230 V
+/- 10%. Superati tali valori l’inverter si stacca e l’impianto non produce fino al nuovo
collegamento e questo può ripetersi molte volte ogni giorno rendendo di fatto non operativo
l’impianto. Il danno economico può diventare importante per il privato che ha deciso di investire su
un sistema di produzione di energia meno impattante per il pianeta di quello a combustibili fossili
ma non riesce a rientrare dalle spese nei tempi previsti.


Valori molto bassi di tensione, al di sotto dei limiti della norma, possono inoltre danneggiare o
rompere gli elettrodomestici di casa e la cosa si è già più volte verificata.
Ci permettiamo quindi di sollecitare Enel al rispetto della sopra citata norma CEI.
Concludendo vorremmo tranquillità e garanzie (che per altro paghiamo), almeno per quanta
riguarda l’energia elettrica. Non vogliamo metabolizzare il disagio né vogliamo dover ricorrere a
soluzioni individuali come l’acquisto di generatori. Vogliamo che vengano risolti i problemi per
l’intera collettività! Chiediamo quindi di essere informati da Enel con apposito incontro con un
rappresentante, per sapere quale sia il piano di interventi previsto e le relative tempistiche per il
ripristino il più possibile definitivo del corretto funzionamento degli elettrodotti che portano
l’energia elettrica nelle nostre case. In particolare vogliamo sapere quali sono i piani di
manutenzione ordinaria intorno alla linee elettriche, quali sono le zone di intervento e quando si
intenda provvedere per stabilizzare le oscillazione di tensione facendoli rientrare nei range previsti
dalla norma.”

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