BORGOFRANCO D’IVREA – Per il secondo fine settimana di fila il rientro domenicale dalla Valle d’Aosta è coinciso con un vero e proprio caos lungo l’autostrada e le strade della zona dell’Eporediese. In particolare, nel tratto della Torino-Quincinetto, nella zona tra lo svincolo di Quincinetto e l’innesto con il raccordo tra la A4 e la A5 si sono formati la bellezza di 16 chilometri di coda, causa cantiere inamovibile.
Non meglio è andata sulla Statale 26, nonché sulle vie che portano alla volta di Biella, con in particolare nel comune di Borgofranco d’Ivrea un volume del traffico che, tra le ore 16 e le 19, è stato elevatissimo, per usare un eufemismo.
C’è chi il 4 febbraio 2024 ci ha messo oltre 3 ore e mezza per scendere da Valtournache sino all’Alto Canavese, vivendo quella che è stata una vera e propria odissea per tornare a casa. E tenendo conto che il prossimo weekend è atteso un flusso di turisti ancora maggiore nella zona, con la presenza del Carnevale d’Ivrea e di altri eventi carnascialeschi di richiamo nei singoli paesi, il rischio che la situazione si aggravi ancora di più è elevato.
Sull’argomento interviene il primo cittadino di Borgofranco d’Ivrea, Fausto Francisca, non nuovo a denunciare la necessità di interventi mirati, dato che il “suo” paese è spesso al centro dell’attenzione di casi limite, legati pure al passaggio dei mezzi pesanti ogni qualvolta la vicina autostrada ha dei problemi.
“La “tempesta perfetta” è ormai questione di tempo – ha scritto sui social il borgomastro eporediese – Domenica il traffico elevato ha interessato solo le auto, ma con il passaggio dei tir e con Ivrea che è divisa a causa dei lavori ferroviari di elettrificazione vi sarà un blocco totale”.
Francisca è seriamente preoccupato, perché gli interventi per dare una svolta e risolvere le problematiche veicolari nel territorio sono molteplici: “Un’autostrada che deve essere rigenerata, una bretella che deve essere accessibile, i ponti che debbono essere portati a 44 tonnellate, una rete di Statali e Provinciali in grado di aggirare i concentri, nonché alcuni caselli a raso. Questi interventi potrebbero evitare il “tappo” che si viene a formare con la Valle d’ Aosta”.
Ed ecco la “provocazione”, se così vogliamo definirla, da parte del sindaco di Borgofranco, che nel suo scritto on line ha ricordato anche che studi di fattibilità, progetti e proposte in passato ne sono stati avanzati molti, ma nessuno di questi ha trovato realizzazione: “Forse ci vorrebbe un Commissario prefettizio, il quale potrebbe decidere per tutti, cercando di mettere la parola fine ad un caos evidente, che potrebbe portare anche a causare vittime innocenti”.
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