“DUE E QUATTRO RUOTE…PASSIONE MOTORI” – Intervista a Liliana Armand (VIDEO)

AOSTA – Bentornati appassionati di motori con una nuova puntata di “Due e Quattro ruote…passione motori”. Una puntata che oserei definire “speciale”, sia per la protagonista nostra ospite che, soprattutto, per il grande messaggio di forza e di speranza che ha voluto trasmettere a tutti coloro che stanno lottando per vincere la propria battaglia.

Ma andiamo con ordine. Gli appassionati del mondo dei rally non possono non conoscere Liliana Armand, una delle prime navigatrici donne italiane che, nel lontano 1987 ad insaputa dei genitori, partecipa alla sua prima competizione sul sedile destro di Alessandro Milliery. Da lì sboccia la passione che la porta a navigare grandissimi nomi del panorama italiano ed internazionale: Paolo Grava, Paolo Andreucci, Ivano Vuillermin, Gianbattista Tomasini, Claudia Peroni, Francesco D’Ambra, solo per citarne alcuni, e a vincere un titolo italiano gruppo N e quello di miglior navigatore dell’anno.

Assente dal mondo dei motori dal 2002 è tornata quest’anno dopo 21 anni partecipando al suo rally di casa, il Valle d’Aosta a fianco di Roberto Nale, a bordo di una Skoda Fabia e subito dopo, quindici giorni fa, al 5^ Rally Lessinia Historic a Grezzana con Bruno Migliara sulla Peugeot 205 Rally 1300 del Team Ellesse portando a casa uno splendido 14^ posto assoluto e la vittoria della categoria J2/A.

Un ritorno voluto, sentito, combattuto con le unghie e con i denti. Un traguardo per la quale Liliana si è battuta, versando lacrime, ed arrivato dopo la prova speciale più dura mai affrontata: quella per la vita. Nel 2021, quando le viene diagnosticato un cancro al seno, si presenta alla sua porta un’ardua battaglia da affrontare ed iniziano così mesi duri, fatti di chemioterapia, di ospedali, di aghi, di capelli che cadono e faticano a ricrescere, di lacrime e di terrore, in primis quello di non poter veder crescere l’amata figlia. Poi qualcosa cambia: accantona le lacrime e tira fuori tutta la forza che c’è in lei e, come una leonessa, decide che a vincere sarà lei e non quel maledetto cancro.

Nasce così “Obiettivo: più forte di te”, il suo progetto del cuore, a sostegno e con il sostegno dell’Associazione Viola, nata a fine anni ’90 per supportare tutte le donne che soffrono di questo tumore, e lancia questo messaggio “Siamo più forti della nostra malattia”. Proprio in quei momenti in cui tutto sembra non aver più un senso Liliana capisce che è solo perseguendo un obiettivo, affrontando i brutti pensieri, che può uscirne e, pensando a quale potesse essere la cosa che avrebbe potuto farla stare meglio, la risposta era solo una: tornare a correre.

Così, appena le sue condizioni gliel’hanno permesso e grazie ai suoi amici campioni che non l’hanno mai abbandonata in tutti questi anni trascorsi ai box, torna su una macchina da rally. Le basta assistere Bruno Migliara, suo ex pilota, per un test per far tornare tutto indietro di vent’anni. Così, quando Roberto Nale la chiama e la vuole come sua naviga al Valle, è presto fatto: rindossa tuta e casco, rinnova la licenza, chiede qualche dritta sulla Skoda all’amica Roberta Passone e, voilà si ritrova sulla pedana del suo rally.

“Obiettivo: più forte di te” è un progetto tanto caro a Liliana, un messaggio forte e chiaro rivolto a tutti coloro che, per un motivo o per un altro, stanno combattendo contro una malattia (non solo un tumore), un lutto, una perdita, per dire che ce la si può fare, si può essere più forti di tutto e ricominciare a fare le cose che si amano. Un grande esempio di forza, coraggio e perseveranza rivolto a tutti, soprattutto, ai più giovani.

Non perdetevi l’emozionante intervista.