BOLLENGO – Ad inizio 2023 l’eporediese Fabrizio Topatigh, pluricampione nello sport del paracycling, aveva detto basta con gli appuntamenti agonistici. La bici ed il mondo che ruota intorno ad essa hanno continuato a far parte della vita dell’atleta canavesano, anche se in modo e forme diverse.
Almeno sino allo scorso fine settimana, quando Topatigh è tornato a gareggiare, smentendo le sue parole, come per altro, ironicamente, ha lui stesso sottolineato sui social. A spingere Fabrizio a riprendere a pedalare in una gara ufficiale è stata l’amicizia. Un valore importante, fondamentale, che il nostro considera da sempre un qualcosa di imprescindibile.
Ed è stata una grande amica, Raffaella Demonte, ad aver preso il telefono ed aver invitato Topatigh a Ronchis, in Friuli (regione di origine della famiglia del ciclista di Bollengo), in occasione del primo “Gran premio nazionale Donatori di sangue Avis” di paraciclismo targato Asd PittaBike.
“Mi ha chiamato, chiedendomi se avevo voglia di partecipare. Ho scelto alcuni mesi fa di mettere da parte le gare, coltivando comunque la mia passione per lo sport delle due ruote, collaborando ad esempio con il Comune di Borgofranco per il “Giro d’Italia”. Credendo però in quello che è stato fatto in questa occasione ho deciso di inforcare di nuovo la mia bici e presentarmi ai nastri di partenza”.
Una trasferta che è stata l’ennesima occasione per portare un messaggio positivo, dove il risultato (seppur buono, alla fine) è passato nuovamente in secondo piano. “E’ stata l’occasione per rinsaldare un’amicizia – ha commentato ancora Fabrizio – e allo stesso tempo per confermare il “credo” che mi ha spinto in questi anni a diffondere il più possibile la specialità. E’ stata pure l’opportunità per tornare nel “mio” Friuli, terra alla quale sono legatissimo”.
Per non farsi mancare nulla, o meglio, a dimostrazione che il ciclismo, se vissuto nella maniera migliore, è mezzo per creare una socialità ad ampio respiro, Topatigh, il giorno prima della competizione, è stato accolto dai partecipanti della “La Roste Cicloescursione Retrò”, ciclopedalata che si svolgeva nella bassa friulana.
“Ero uscito per vedere un po’ il percorso quando mi sono imbattuto in questo gruppo di appassionati. Alla fine ci siamo fatti una cinquantina di chilometri assieme, ci siamo scambiati pensieri ed opinioni, ed è stato un altro bel momento che mi ha riempito il cuore. Un grazie speciale ad Alessandro Guerin, presidente del gruppo organizzatore dell’evento, che è anche Assessore allo sport del comune di Ronchis di Latisana, il quale mi ha accolto e mi ha permesso di condividere un’altra esperienza straordinaria”.
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