PRATIGLIONE – Un legame forte con il territorio, e in particolare con il paese del quale è primo cittadino. E’ quello espresso da un altro giovane sindaco che, in un Canavese alle prese con un periodo storico non certo facile, ha avuto la voglia e il coraggio, inutile nasconderlo, di mettersi in gioco nel campo dell’Amministrazione comunale.
Giovanni Trucano, 35 anni, borgomastro di Pratiglione, è l’esempio lampante di una generazione che prova a fare qualcosa di realmente concreto per il bene di questo lembo di Piemonte, provando con diverse iniziative, anche nuove, per porre l’attenzione su realtà come quella che sorge tra le colline e le montagne canavesane. In questi anni Trucano ed i suoi colleghi hanno cercato di puntare su di una serie di interventi non solo strettamente strutturali, ma anche su iniziative che permettessero a Pratiglione di ritagliarsi un suo spazio.
L’ultima, in ordine di tempo, che tra l’altro ha portato alla ribalta nazionale ed internazionale la piccola ma attiva comunità locale, è stata la cittadinanza onoraria conferita a Tom Morello, noto chitarrista americano i cui parenti sono partiti proprio dal Canavese per cercare fortuna oltreoceano. “E’ stata un’occasione speciale, perché oltre alla parte urbanistica, ai servizi ed alla sicurezza eventi come questo permettono di completare il mantenimento di un paese. Se mancano tali tasselli si rischiano di perdere residenti ed attività. Non è stata tanto l’occasione di farci, per così dire, pubblicità, bensì è stato il modo migliore per gratificare un personaggio di questa fama e gratificarci a nostra volta, confermando un legame tanto stretto con una persona fantastica come Morello”.
Il giovane sindaco pratiglionese non nasconde di amare la zona in cui vive: “Abito in una frazione in punta ad una montagna e mi piace mantenere vive le tradizioni, salvaguardando il paese. Per lavoro sono stato all’estero, ma io da qui non me ne andrei mai”.
Un punto fondamentale sul quale Trucano ed i suoi colleghi di Amministrazione stanno puntando fortemente è il discorso turistico. Di recente, per esempio, è stata inaugurata una big bench, lanciando un messaggio chiaro: “Vorremmo rilanciare Pratiglione un po’ anche sotto il punto di vista turistico – aggiunge il sindaco – La scelta della panchina gigante, e la località dove è stata piazzata, hanno lo scopo di attirare persone che amano correre e camminare, giungendo da punti diversi della zona e così potendo usfruire di altrettanti bei luoghi caratteristici”.
Importante, dietro alle iniziative ed ai progetti condotti in porto sino ad ora c’è un gruppo di lavoro che coinvolge più generazioni. Giovani ed adulti che operano in sinergia e hanno permesso di realizzare tutto il possibile.
Basi solide sulle quali poggiarsi in vista del futuro, un futuro dove nuovi obiettivi devono essere raggiunti: “Uno di quelli che mi pongo – conclude Trucano – è vedere gente nuova a Pratiglione, persone o famiglie che scelgono questa realtà come paese in cui vivere. Calarsi in una realtà dove in poco tempo si entra a fare parte della comunità, dando un contributo fondamentale, che per esempio in grandi città o centri urbani non è possibile fare. Ecco, fare in modo che Pratiglione cresca e si faccia conoscere sempre più è un punto sul quale concentrarsi, come del resto bisogna lavorare per fare in modo che il Canavese operi in sinergia, in maniera che il turismo sia una fonte attrattiva”.
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