LEINI – Non sarà un ritorno troppo piacevole a scuola, per le famiglie dei piccoli alunni della scuola elementare “Anna Frank”. Che, alla ripresa delle lezioni, dovranno fare i conti con i rincari per i servizi di pre e post scuola. Rincari non indifferenti, dal momento che la cifra, da 80 euro a trimestre, passa a 135, rappresentando una spesa ulteriore importante per le famiglie, e che da importante rischia di diventare insostenibile per quei nuclei che hanno due, se non addirittura tre, figli che frequentano la scuola.
A far arrabbiare ulteriormente i genitori, che proprio in questi giorni si stanno organizzando per far sentire la propria voce all’Amministrazione e cercare di modificare la situazione, il fatto che esistano solo due fasce Isee: una fino a 3.500 euro, e una oltre tale quota. Il che, in estrema sintesi, fa sì che praticamente tutti gli utenti debbano farsi carico del rincaro, pagando la stessa cifra coloro che hanno un Isee di 3.501 euro come quelli che l’hanno di 35.000 euro.
Su questo tema i gruppo di opposizione “Uniti per Leini” e “Progetto Leini” hanno già protocollato una mozione con la quale, tecnicamente, si chiede a sindaco e Giunta di predisporre tariffe che si rifacciano a criteri di equità e progressività, per coprire gli aumenti senza gravare sulle famiglie più fragili. «Del resto – spiegano dai due gruppi – il mero dato dell’Isee superiore ai 3.500 euro non è indice di benessere economico famigliare, e lo spalmare il rincaro indiscriminatamente su tutti, basandosi solo su due macroaree di reddito, non crediamo sia cosa equa. Politicamente, invece, non possiamo che stigmatizzare ancora una volta la poca attenzione e la faciloneria con cui l’Amministrazione prova a rivolvere i problemi con cui, normalmente, deve fare i conti chi guida un ente pubblico. Se una casa di riposo vive una situazione di disavanzo economico è necessario mettere in campo tutte le soluzioni per colmare il disavanzo, e non cedere la struttura.
Se un servizio scolastico subisce un rincaro, è necessario trovare il modo di non gravare eccessivamente sulle famiglie e non limitarsi a dividere l’importo tra tutti coloro che usufruiscono di quel servizio. Certo, non è facile. Serve impegno, servono competenze, serve capacità di dialogo. Ed è chiaro ormai che questa Amministrazione non solo è priva di competenze e si impegna soltanto per cercare di dare lustro alla propria immagine, sempre più appannata, e non per risolvere i problemi dei cittadini, ma continua a non cercare un confronto e un dialogo con i leinicesi, limitandosi a far piovere dall’alto le decisioni, infelici, che assume».
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