SAN BENIGNO – Andrea Zummo, referente provinciale di Libera Torino, protagonista dell’incontro promosso dal Comune di San Benigno in occasione della “Giornata della Memoria e dell’Impegno per le vittime della mafia”. Un incontro andato in scena in biblioteca nei giorni scorsi, davanti ad un pubblico decisamente folto: «E per questo risultato bisogna ringraziare il Consigliere Alice De Palma che ha pensato e organizzato l’iniziativa, facendo sì che anche nel nostro paese per la prima volta si celebrasse questa ricorrenza», commenta il Sindaco Alberto Graffino.
Tema dell’incontro, la presenza della criminalità organizzata sui nostri territori. Un lungo intervento che ha demolito l’immagine stereotipata che si ha della mafia (quella del mafioso con la doppietta sotto il braccio), ma anche l’immagine della mafia come un fenomeno che interessa solo alcune zone d’Italia (lo scioglimento di diversi Comuni piemontesi, Leini e Rivarolo tra gli altri, le operazioni condotte dalle forze dell’ordine, i processi che si sono celebrati e si stanno ancora celebrando nella nostra regione, sono la prova provata che il fenomeno ormai si è radicato profondamente anche al nord), e l’immagine della criminalità organizzata come di un fenomeno sempre uguale a se stesso (certo, la violenza è una costante del suo modo di agire, ma ha saputo adattarsi ai cambiamenti della società, entrando nel mondo della politica e dell’impresa, imparando a muoversi sotto traccia). Il quadro dipinto da Zummo non è stato, comunque, tutto a tinte fosche.
Le notizie incoraggianti ci sono: i processi, le condanne, gli arresti (l’ultimo in ordine di tempo, eclatante, quello di Matteo Messina Denaro), i beni confiscati e quindi riutilizzati a fini sociali (il più famoso nella vicina Volpiano, ma anche a San Giusto e San Sebastiano da Po, dove è attiva la cascina Caccia, intitolata al procuratore Bruno Caccia, ucciso dalla criminalità organizzata nel 1983 in un delitto ad oggi ancora senza mandanti). Un primo passo per San Benigno, intenzionato a proseguire su questo cammino con altri appuntamenti: «Abbiamo deciso di portare questo evento anche da noi e, anche se non l’avevamo mai fatto prima, contattando Libera siamo riusciti a creare un filo diretto con Zummo – commenta De Palma – E sono decisamente soddisfatta del risultato, dal momento che questo appuntamento è stato molto interessante».
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