SAN BENIGNO – Due strade (burocratiche) per ottenerne una (reale). È questa la strategia che l’Amministrazione sta mettendo in piedi per cercare di centrare l’obiettivo della circonvallazione, il tracciato che metterebbe in sicurezza il territorio, risolvendo i problemi legati al traffico, e di cui si parla dalla notte dei tempi.
La prima strada è quella che passa attraverso la partecipazione di un bando collegato al PNRR. Un bando a cui San Benigno, con la precedente Amministrazione, aveva già partecipato con un proprio progetto, risultando tra i Comuni finanziabili ma alla fine non finanziato per l’esaurimento dei fondi a disposizione. «Quel progetto prevedeva una sorta di bretella che, completando via Cavour, avrebbe raggiunto via Chivasso prima del cimitero – spiega il Vicesindaco, Michele Cavapozzi – Una soluzione che, a nostro modo di vedere, non avrebbe risolto i problemi di viabilità ma, anzi, avrebbe creato ulteriore disagi. Però abbiamo colto la palla al balzo e, una volta riaperti i termini di quel bando, presentato un nostro progetto che prevede una soluzione a più ampio respiro».
Una soluzione che, indicativamente, porterebbe il traffico sulla provinciale per Foglizzo tagliando fuori il centro cittadino: «A grandi linee, per realizzare un tracciato simile servirebbero circa tre milioni e mezzo di euro. Una somma che il Comune da solo non può sostenere – prosegue – Se, come speriamo, la nostra proposta oltre a essere finanziabile sarà anche finanziata, dovrebbero arrivare nelle casse del Comune un milione e 350mila euro, non sufficienti per completare tutta l’opera ma comunque sufficienti per realizzare almeno un primo tratto di quella che possiamo chiamare circonvallazione». Questa la prima strada.
La seconda passa attraverso Città Metropolitana: la scorsa settimana Cavapozzi, con il Sindaco Alberto Graffino, ha incontrato il Vicesindaco di Città Metropolitana Jacopo Suppo: «In quella sede abbiamo parlato anche di questa strada, che ha tutte le caratteristiche per essere ascritta al novero delle strade provinciali – conclude – Si tratterà ora di approfondire il discorso, e coinvolgere anche la Regione per trovare le risorse necessarie a completare il tracciato. Se, come speriamo, la partecipazione al bando darà i suoi frutti, avremo una buona base dalla quale partire per provare a chiudere, una volta per tutte, questo discorso».
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