LEINI – Ci sono persone che dedicano tempo ed energie al prossimo, specialmente a coloro che vivono momenti di difficoltà. E lo fanno senza apparire, rimanendo lontano dalle luci della ribalta, soddisfatti solo per il fatto di sapere di essere stati d’aiuto.
Renzo Pinna era una di queste persone. Aveva 67 anni. È scomparso sabato scorso, dopo aver combattuto con coraggio e determinazione contro una malattia che non gli ha lasciato scampo. Una malattia che ha affrontato con lucidità, sapendo a cosa andava incontro, senza lasciarsi mai abbattere. Col rammarico, grande, di non poter più vedere le sue montagne, le montagne che tanto amava e sulle quali aveva passato gran parte del suo tempo libero. Con le escursioni del Cai, cui era iscritto da anni, ma anche in compagnia degli amici di sempre con cui nei fine settimana, messo da parte il lavoro al San Paolo, amava scarpinare su e giù per i sentieri.
Ma non c’era solo la montagna nella sua vita. Molto del suo tempo e delle sue energie erano state dedicate alla Caritas. Si deve a lui, e ad altri volontari che con lui si erano presi a cuore questa situazione, l’organizzazione del servizio con cui il Comune distribuiva i pasti in esubero nelle mense scolastiche alle famiglie in difficoltà. Un lavoro impegnativo, dal momento che si trattava di dare una risposta concreta a tutte le domande pervenute mantenendo la privacy e la dignità di coloro che dovevano ricorrere a questo aiuto.
Renzo Pinna era una persona così. Una di quelle persone la cui assenza si fa sentire.
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