LEINI – Amministratori di maggioranza e opposizione. Personale scolastico, associazioni, privati cittadini. Insieme per una causa nobile: la legalità.
La marcia della legalità, promossa in occasione del trentennale dalla morte dei giudici Falcone e Borsellino, ha preso il via da piazza Vittorio Emanuele e, dopo aver percorso via Carlo Alberto sino a piazza Primo Maggio, si è spostata sul lato Betulle fino a via Volpiano e di lì, passando dalla sede della Croce Rossa, ha raggiunto il palazzetto dello Sport, intitolato proprio a Giovanni Falcone. Dopo la commemorazione, il gruppo si è sposato al giardino delle suore di Sant’Anna, per l’intitolazione dell’albero della legalità.
Tappa dopo tappa, il corteo, si è arricchito di nuovi partecipanti in attesa dei vari punti di raccolta, ciascuno munito di un pezzo di striscione che, ricomposto al palazzetto, ha formato la frase di Falcone: “Chi tace e piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e cammina a testa alta muore una volta sola”.
Tra gli interventi che si sono susseguiti, Davide Torella, in rappresentanza del Consiglio dei Ragazzi e delle Ragazze, ha ribadito la voglia di legalità dei più giovani: «È importante che noi ragazzi portiamo avanti la battaglia di Falcone e Borsellino, senza armi ma con grandi risultati», mentre il consigliere Francesco Faccilongo ha posto l’accento sulla necessità delle scelte: «Le scelte contro la mafia si possono fare ogni giorno, nella nostra vita quotidiana, anche nelle piccole cose». Ma il sacrificio dei due giudici è servito a qualcosa? Sembrerebbe di no: «In vista delle prossime elezioni del sindaco di Palermo, si stanno muovendo anche persone condannate per reati di mafia – ha sottolineato il consigliere Pierluigi Leone – Cosa lecita dal punto di vista legale, dal momento che hanno scontato la loro pena, ma inaccettabile dal punto di vista etico e morale». «Ringrazio le forze politiche che hanno partecipato a questa giornata – ha evidenziato la vice sindaca Cristina Bruno – Abbiamo posizioni divergenti su molti aspetti, ma su un tema importante come quello della legalità siamo tutti dalla stessa parte. Anche Leini ha conosciuto da vicino la mafia. Ora il tempo di essere additati è passato, il tempo della vergogna è passato. Ma il tempo dell’attenzione, perché certe cose non si ripetano, non deve passare mai». Protagonista all’intitolazione dell’albero della legalità, Rosanna Tamma, referente del circolo leinicese di Libera: «Ringrazio l’amministrazione per aver accolto la nostra proposta, dedicando un’albero, che ricorda il ficus di Falcone, alla legalità. Legalità che, come questa pianta, deve essere curata e accudita perché possa crescere sana e forte».
© Riproduzione riservata - vietato l'utilizzo di testi, video e foto se non espressamente autorizzato dall'Editore
Per restare sempre informato con ObiettivoNews, iscriviti ai nostri canali gratuiti:
la newsletter di WhatsApp per le notizie di Cronaca (per iscriverti invia un WhatsApp con scritto NEWS ON al 342.8644960);
il nostro canale Telegram (ObiettivoNews);
il nostro canale WhatsApp https://whatsapp.com/channel/0029Va9vIQO30LKS6x1jWN14 con le notizie selezionate dalla nostra redazione.